Ci sono diversi piccoli comportamenti da tenere d’occhio, specie arrivati a una certa età, e che potrebbero indicare il rischio di demenza.
Secondo gli esperti, ci sarebbero dei piccoli cambiamenti nella propria quotidianità e nel proprio stile di vita che potrebbero indicare un principio di demenza senile. Arrivati a una certa età, occorre fare attenzione a certi cambiamenti, che possono indicare un rischio per la salute mentale. Una nuova ricerca straniera suggerisce di adottare alcune sane abitudini per evitare, o quanto meno, rallentare il degrado cognitivo.
Secondo i ricercatori cinesi, basterebbero soltanto 15 minuti di esercizio fisico ogni giorno e tenere sveglia la mente, per evitare l’involuzione cognitiva, proteggendo la salute mentale. Lo studio recente, svolto al Chinese PLA General Hospital di Pechino, ha sottoposto a test migliaia di partecipanti volontari, registrando un punteggio compreso tra 0 e 6 in base a diversi fattori.
Lo studio sulla salute mentale: come ridurre il rischio di demenza adottando i giusti comportamenti quotidiani
Come si può intuire, adottare un sano stile di vita aiuta non poco a combattere i rischi della demenza senile, proteggendo la salute mentale. Praticare sport, anche solo pochi minuti al giorno, mantenere il cervello attivo, quindi leggere libri, svolgere giochi di mente come sudoku o parole crociate, ascoltare musica e vedere film impegnati, è sicuramente un valido aiuto per contrastare il degrado cognitivo.
Inoltre, bisogna evitare il consumo eccessivo di alcool, evitare il fumo e migliorare la qualità del sonno. In particolare, quest’ultima è fondamentale per mantenere il corpo e la mente in equilibrio. Il sonno regola i ritmi circadiani, facendo riposare l’organismo, rigenerandolo e recuperando le energie spese. Dormire almeno 7/9 ore consecutive, mantenendo un sonno profondo e di qualità, è essenziale per stare bene.
Inoltre, cosa spesso sottovalutata, è fondamentale mantenere una socialità attiva. Avere tanti amici, uscire di casa, parlare, sorridere con altre persone, è di vitale aiuto, e certamente permette di allungare la vita media. Le attività sociali danno un senso alla quotidianità. Avere stimoli è essenziale per non perdere lucidità mentale.
Degrado cognitivo e demenza in aumento: i dati
Anche avere hobby è importantissimo, e incide profondamente sul benessere psicofisico. Secondo le stime, circa il 15% della popolazione soffre di degrado cognitivo, chiamato anche demenza senile, una percentuale davvero elevata. Nei paesi industrializzati, 60enni e 70enni affetti da demenza sono circa il 10%, mentre si arriva al 20% per gli 80enni.
Soltanto in Italia, abbiamo circa 250 mila anziani con deficit cognitivi. Una ricerca svolta all’University College di Londra afferma che il numero totale sul pianeta è destinato a salire entro due decenni, questo perché le persone vivranno più a lungo, quindi estendendo il periodo di vecchiaia, ma anche per via del nuovo stile di vita (a causa delle tecnologia), che abitua il cervello a essere più disattento e meno attivo.
Si tratta di un aumento significativo di quasi il 40% anche solo rispetto a dieci anni fa. Pubblicato sulla testata “Journal of Affective Disorders”, lo studio mette in luce i problemi della società contemporanea, con una vita stressante, ritmi veloci, carenza di sonno, alti livelli di infiammazioni e pessima alimentazione, che spesso combacia con obesità, con il diabete e le malattie cardiovascolari.