Un famoso scienziato ha spiegato che ci sarebbe un modo per fare vivere l’essere umano fino a 20.000 anni.
Vivere il più a lungo possibile e in salute è il sogno di tutti. Secondo uno scienziato non è impossibile e presto potremo arrivare addirittura a spegnere 20.000 candeline sulla torta di compleanno.
Scoprire l’elisir della lunga vita e dell’eterna giovinezza potrebbe non essere più un sogno irrealizzabile grazie ai passi in avanti che sta facendo la scienza. Negli ultimi due decenni, grazie ai progressi della ricerca scientifica e della medicina, l’aspettativa di vita si è allungata moltissimo. Fino agli anni ’70 era già un ottimo traguardo arrivare a 80 anni. Oggi ci sono tanti casi di persone che arrivano anche a 100 anni o, addirittura, li superano. Eppure la scienza può fare ancora di più: può farci arrivare a vivere anche fino a 20.000 anni e in salute. Possibile? Uno scienziato ci spiega come.
Vivere a lungo è sicuramente desiderio di molti ma, ciò che davvero conta, è vivere in salute. E uno scienziato ci spiega come, in un futuro neanche troppo lontano, potremo arrivare sani a vivere anche fino a 20.000 anni.
Tutto sta nel nostro DNA. Il professor Joao Pedro Magalhaes – professore di biogerontologia molecolare- ha spiegato che il nostro DNA è come un computer che contiene diversi programmi. Con l’età, le cellule invecchiano e un numero crescente di questi programmi smettono di funzionare bene con la conseguenza di farci ammalare e poi morire. Un esempio – ha precisato lo scienziato – è dato dal Timo, una ghiandola che, fino a 20 anni circa, produce cellule T, in grado di respingere le cellule tumorali. Dopo i 20 anni il Timo smette di funzionare come dovrebbe e inizia a trasformarsi in grasso.
L’esperto, al momento, sta studiando il genoma di due animali: la talpa senza pelo e la balena artica. La prima riesce a vivere fino a 30 anni: tantissimo se si pensa che gli altri tipi di talpe non superano i 4 anni di vita. La balena artica, invece, può vivere fino a 200 anni. Questa longevità è dovuta alla capacità di entrambi gli animali di riparare i danni del DNA. È intenzione dello scienziato prendere un gene di una balena artica e impiantarlo in un topo per vedere se anche il roditore riuscirebbe a vivere così tanto a lungo.
Un altro animale interessante – spiega il professore – è l’elefante. Questo pachiderma, infatti, possiede il gene P53, un gene in grado di eliminare i tumori. Dunque possiamo concludere che, se la scienza riuscirà a capire come riparare i danni del DNA dell’essere umano prendendo spunto dal funzionamento del genoma delle balene artiche, delle talpe senza pelo e degli elefanti, l’aspettativa di vita potrebbe allungarsi moltissimo. Fino anche a 20.000 anni.
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