Rosa per le femmine e azzurro per i maschi: ma siamo sicuri? Ecco come funziona la scelta dei colori

Chi lo dice che il rosa è da femmina? Ecco tutti i motivi che ci smentiscono, dalla storia del passato ai vip di oggi

Negli ultimi tempi, il colore rosa è stato oggetto di discussioni e controversie legate agli stereotipi di genere. È interessante notare che, storicamente, il rosa non è stato sempre associato all’immaginario femminile, e la sua percezione è cambiata notevolmente nel corso dei secoli.

Quali vip uomini indossano il rosa?

L’indossare il rosa da parte di celebrità maschili è diventato un gesto di sfida agli stereotipi di genere e di espressione individuale. Questi uomini famosi hanno dimostrato che la moda non dovrebbe essere limitata dalle norme di genere e che il colore rosa può essere una scelta audace e stilosa per chiunque.

Brad Pitt: Brad Pitt, uno degli attori più noti di Hollywood, ha indossato il rosa in occasioni importanti come i tappeti rossi dei premi cinematografici.

Harry Styles: Il cantante e attore britannico Harry Styles è noto per il suo stile eccentrico e audace. Ha indossato abiti rosa in varie performance e apparizioni pubbliche.

Kanye West: Il famoso rapper e produttore musicale Kanye West ha indossato il rosa in diverse occasioni, sottolineando il suo ruolo di icona della moda e la sua volontà di rompere gli stereotipi.

Zac Efron: L’attore Zac Efron ha scelto di indossare abiti rosa in eventi di moda e sul tappeto rosso. Questo gesto ha dimostrato che il rosa può essere una scelta elegante e alla moda per gli uomini.

Jaden Smith: Figlio dell’attore Will Smith, Jaden Smith è noto per il suo stile unico e la sua volontà di sfidare le aspettative. Ha indossato abiti rosa in varie occasioni.

Asap Rocky: Il rapper e stilista Asap Rocky è diventato un’icona di stile e ha dimostrato il suo amore per il rosa in vari look alla moda.

Pharrell Williams: Il musicista e produttore Pharrell Williams ha incluso il rosa in molti dei suoi look, dimostrando la sua audacia nella moda.

Vincent Cassel: La’ttore francese, ex marito di Monica Bellucci, per il suo matrimonio con Tina Kunakey nel 2018 ha scelto un completo bianco indossato in modo leggero e non rigido, che lasciava intravedere, sotto alla giacca, una camicia sulle tonalità del lilla, senza cravatta o papillon.

Il rosa nel tempo: quando non conosceva genere

Il rosa è stato a lungo un colore che non era strettamente associato a un genere specifico. Nel corso della storia, il rosa è stato indossato liberamente sia da uomini che da donne. La sua popolarità come colore di moda iniziò nel XVIII secolo in Francia, ed è stato reso famoso da personaggi come Madame de Pompadour. In questo periodo, il rosa non era strettamente legato a nessun genere, ma era piuttosto associato all’aristocrazia europea come simbolo di lusso e potere.Nei primi anni di vita, i bambini di entrambi i sessi venivano vestiti di bianco, e il rosa era addirittura più associato ai maschi, poiché veniva considerato una tonalità più chiara del rosso, un colore correlato a guerrieri, eroi e combattimenti. Del resto, questa associazione di colori era già chiara ai pittori, con i significati intrinseci legati ad ogni colore, soprattutto in ambito religioso. Nel 1918, ad esempio, una rivista specializzata in abbigliamento per bambini considerava il rosa come più “forte e deciso” ed adatto ai maschi, mentre il blu era visto come più “delicato e grazioso”, quindi associato alle femmine. La distinzione tra il rosa e il blu nei vestiti per bambini cominciò ad apparire nel romanzo “Piccole donne” nel 1868.

Il cambiamento di percezione

Il cambiamento nella percezione del colore rosa iniziò negli anni ’30 e ’40, quando gli uomini iniziarono a indossare colori sempre più scuri per distinguersi dai toni chiari considerati più femminili. Il rosa iniziò a essere associato alla nudità, poiché ricordava il colore della pelle, in particolare la carnagione delle donne caucasiche, che era considerata il modello di bellezza occidentale. Questo cambiamento avvenne parallelamente all’adozione crescente delle teorie di Freud sulla sessualità e la differenziazione di genere.

colore rosa nell'abbigliamento
Immagine | pexels @arminrimoldi – spraynews.it

Negli anni ’50, il rosa divenne definitivamente associato alle donne, diventando un colore predominante nell’abbigliamento femminile e in una vasta gamma di prodotti di consumo, elettrodomestici e automobili. Questo successe in particolar modo quando le aziende statunitensi iniziarono a influenzare l’opinione pubblica attraverso campagne di marketing aggressive. La bambola Barbie, introdotta in quel periodo, ne è l’esempio più emblematico, in quanto consolidò ulteriormente l’associazione tra rosa e femminilità.

C’è chi pensa poi che c’entri anche la Seconda Guerra Mondiale, sostenendo come la trasformazione del suo significato inizi a radicarsi negli anni ’20 quando i nazisti utilizzarono il rosa come parte del codice a colori per distinguere i prigionieri nei campi di concentramento. In particolare, il rosa veniva assegnato agli omosessuali.

La rivendicazione del rosa

Negli anni ’70, il movimento femminista iniziò a mettere in discussione i ruoli di genere tradizionali e l’associazione del rosa alle donne. Le donne iniziarono ad adottare stili di abbigliamento più neutri, sfidando i dettagli riconducibili al genere. Questo periodo segnò un’importante inversione di prospettiva, in cui il rosa fu riappropriato come simbolo di potere femminile.

un ragazzo con una felpa e degli accessori rosa
Immagine | unsplash @caiquenascimento – spraynews.it

Oggi, grazie all’attivismo dei movimenti femministi e all’evoluzione della comprensione dell’identità di genere, questi stereotipi stanno gradualmente sgretolandosi. La società sta vivendo un periodo di cambiamenti significativi in termini di comprensione del genere e delle norme sociali. I giovani stanno abbracciando un’idea più aperta e inclusiva riguardo ai colori e ai ruoli di genere, sfidando visioni del mondo obsolete e sessiste. Il rosa è stato rivendicato dalla comunità LGBTQIA+ e viene utilizzato come simbolo di forza e autodeterminazione. È diventato il colore predominante dei “pussyhats” indossati nelle marce delle donne, simboleggiando la lotta per i diritti delle donne e la parità di genere.

Il ritorno alla neutralità del colore

Negli ultimi anni, c’è stato un cambiamento culturale significativo. Molte persone, inclusi genitori e educatori, stanno cercando di sfidare gli stereotipi di genere nei giochi e nell’abbigliamento dei bambini. Alcuni marchi di abbigliamento e giocattoli stanno promuovendo abbigliamento e prodotti neutri dal punto di vista del genere, sfidando l’idea che il rosa debba essere esclusivamente per le ragazze.

Questo cambiamento riflette una crescente consapevolezza della limitazione degli stereotipi di genere e il desiderio di offrire ai bambini una gamma più ampia di opzioni e possibilità.

La storia del colore rosa riflette chiaramente come la percezione dei colori e gli stereotipi di genere siano influenzati dalla cultura e dalla società. Il fatto che il rosa sia stato considerato un colore “forte ed elegante” nel passato dimostra che non esiste una correlazione intrinseca tra un colore e un genere. Cambiare la percezione dei colori e combattere gli stereotipi di genere è una sfida importante, che coinvolge uomini e donne. La libertà di indossare ciò che si desidera senza sentirsi meno autorevoli o rispettabili dovrebbe essere un diritto garantito a tutti.

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