Sapevi che è la più alta cattedrale del mondo? E che non fu cominciata da Gaudì? Ecco questi e altri segreti di una delle Chiese più intriganti di tutti i tempi
“Non è un fallimento che non sarò in grado di finire il Tempio. Io invecchierò, ma altri verranno dopo di me. Questo la renderà ancora più grandiosa”. Così Antonio Gaudì parlava della sua opera magistrale, del simbolo inconcluso ma indiscusso della Catalogna intera: la Sagrada Familia.
Inserita nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco, l’architetto spagnolo ha dedicato alla Sagrada Familia 40 anni della sua vita con passione e dedizione fino al 10 giugno del 1926, giorno della sua morte.
Prima di ammirarla del tutto ci vorranno ancora tre anni, ma dal 2026 la cattedrale della Spagna sarà finalmente completa e potrà essere contemplata nel suo toto.
Non che questo non avvenga già visto che, anche incompleta, la Basilica è l’attrazione turistica di punta di Barcellona.
Completate le tre torri della facciata della Natività dal suo assistente Domènec Sugrañes, i lavori hanno subito più pause nel corso degli anni: difficile raccogliere l’eredità di un artista visionario! Eppure, nonostante le difficoltà e dopo 140 anni, il capolavoro incompiuto di Gaudí troverà finalmente la sua completezza nel 2026.
Un obiettivo temporale che aveva previsto persino lo stesso architetto, continuando a ripetere queste parole:
“Il mio cliente non ha alcuna fretta. Dio ha tutto il tempo del mondo”.
Al di là della sua bellezza e maestosità, la Sagrada Familia nasconde alcune particolarità che la rendono unica nel mondo. Ecco allora dieci curiosità che forse non sapevi su uno dei più famosi simboli della Spagna!
La Sagrada Familia non è stata un’idea originale di Gaudì. Inizialmente, l’architetto Francesc de Paula Villar aveva concepito il progetto, ma a causa di conflitti con il Comune di Barcellona, non riuscì a portarlo avanti. Gaudì prese in mano l’opera in seguito, dando inizio a una fortunata e lunghissima collaborazione.
Inizialmente, Gaudì decise di ospitare una scuola all’interno della basilica durante i primi anni di costruzione. Questa iniziativa permetteva ai figli degli operai coinvolti nella costruzione di continuare i loro studi.
Quando la Sagrada Familia sarà completata nel 2026, avrà ben 18 torri. Dodici di esse rappresenteranno gli apostoli, quattro gli evangelisti, una sarà dedicata alla Vergine Maria, mentre l’ultima e più alta simboleggerà Gesù Cristo.
All’interno della Sagrada Familia si trova la tomba di Antoni Gaudì. Per visitarla, è necessario recarsi nei sotterranei dell’edificio, nella cappella dedicata alla Vergine del Carmen.
L’architetto morì proprio mentre si recava presso la cattedrale che stava costruendo, nel tragitto che faceva tutte le sere verso la Sagrada Familia, investito lì davanti da un tram.
La costruzione della Sagrada Familia ha richiesto più di 140 anni di lavoro.
Gaudì iniziò il progetto nel 1882, ma quando morì nel 1926, l’opera era solo al 25% del suo completamento.
Con i suoi 172 metri di altezza, questo capolavoro di Gaudì supererà il Duomo di Ulma, diventando così l’edificio ecclesiastico più alto del mondo.
Mentre nel XX secolo le sculture di pietra venivano scolpite a mano, oggi la tecnologia moderna, come la progettazione al computer e le fresatrici CNC, accelera il processo di costruzione della Sagrada Familia.
Se visiti la facciata della Passione, troverai un quadrato magico di 4 metri per 4 metri, la cui somma è sempre 33, l’età di Cristo alla sua morte.
Durante la Guerra Civile Spagnola, la cripta della Sagrada Familia fu incendiata dai rivoluzionari, distruggendo parzialmente i progetti originali di Gaudì e i modelli in gesso. Per fortuna, i danni riportati non pregiudicarono fortemente il futuro del progetto, e si poté continuare, fino ad oggi.
La Sagrada Familia – sia all’esterno che, soprattutto, all’interno – sembra una foresta ricca di simboli mistici e allegorie, con colonne (e torri) che si ergono verso il cielo come rami.
Questo design riflette l’opera della natura e la stretta unione tra cielo e terra, con linee curve che contrastano con le linee rette dell’architettura tradizionale.
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