Ti sei mai chiesto dove vadano a finire tutti quei vestiti vecchi che gettiamo nei cassonetti gialli? Sveliamo il loro destino.
Tutti abbiamo visto, almeno una volta, un cassonetto giallo della Caritas dedicato alla raccolta degli abiti da buttare via. La raccolta degli abiti usati iniziò ben 20 anni fa e, inizialmente, si pensava ad un’opera solidale nei confronti dei senzatetto e dei poveri che non avevano modo di garantirsi un guardaroba adeguato.
Ad oggi, in realtà, la raccolta degli abiti significa molto di più. Abbiamo scoperto dove vanno a finire tutti quei vestiti gettati nei cassonetti gialli: il loro destino non coinvolge solamente chi vive stati di disagio economico. La loro missione è più grande di quel che abbiamo sempre immaginato,
I vestiti lasciati nei cassonetti gialli compiono un viaggio verso un hub. Qui vengono raccolti e accolti tutti gli abiti provenienti da ben 936 punti di raccolta diversi riportanti il marchio Caritas e Rete Riuse, distribuiti nei territori di Milano, Brescia e Bergamo. Ci troviamo a Rho, in provincia di Milano: qui è stato istituito uno stabilimento che si occupa del riciclaggio degli abiti usati, scarpe e borse. Arrivano anche tutti i prodotti d’alta moda non vendibili in quanto capi resi, invenduti, difettosi o scarti di lavorazione delle fabbriche.
Quel che se ne ricava, in termini economici, tocca cifre piuttosto consistenti: nel 2022 l’hub ha ricavato 2,3 milioni di euro, superando l’1,8 milioni del 2021. Parliamo di uno stabilimento che conta oltre 12 mila metri quadri. 5 mila di questi sono dedicati all’igienizzazione e alla selezione degli indumenti. L’hub potrebbe trattare fino a 20 tonnellate di rifiuti tessili ogni anno, ben 10o volte quello che gestisce attualmente. Solo l’impianto di Rho, ad oggi, da lavoro a 40 persone e costituisce il più grande impianto di riciclo tessile del Nord Italia.
L’investimento arrivò ad 8 milioni di euro, per mano della cooperativa Vesti Solidale del Consorzio Farsi Prossimo, un sistema che unisce a sua volta tredici cooperative della Caritas Ambrosiana. A contribuire alla realizzazione della struttura ci sono stati: Confcooperative-Fondo Sviluppo, Cooperazione Finanza Impresa, Intesa SanPaolo, Cesvi, Invitalia, Fondazione Peppino Vismara e la Fondazione Social Venture Giordano dell’Amore. Scopri come scegliere le associazioni di beneficienza delle quali puoi fidarti ad occhi chiusi.
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