Solo Pippo Baudo ha fatto meglio di Amadeus a Sanremo: era l’edizione 1995 e lo share della prima serata fu di pochissimo superiore a quello di ieri.
Amadeus non ne ha mai fatto mistero: il suo punto di riferimento televisivo è Pippo Baudo e nella conduzione del Festival di Sanremo da lui in qualche modo trae ispirazione. Per cui, riuscire quasi a battere il record del Super Pippo Nazionale, che resiste da 29 anni, per il conduttore e direttore artistico della kermesse canora è sicuramente motivo di vanto. Ma andiamo rapidamente ai dati.
La prima puntata di Sanremo ha avuto uno share medio del 65,1% e Amadeus è riuscito a battere il 62.5% dello scorso anno, ma soprattutto a fare oltre 10 punti in più di share medio rispetto al 2022, per non parlare poi della “sfortunata” edizione del 2021. Numeri da record dunque per Sanremo di quest’anno, il cui successo non è stato scalfito dalle alternative proposte dagli altri canali.
Peccato per Amadeus che davanti a lui, nella classifica assoluta dei dati di ascolto, si sia piazzato per l’appunto Pippo Baudo con l’edizione del 1995 del Festival, quella la cui finale venne seguita da tre italiani su quattro e in cui la prima serata venne vista mediamente dal 65,14%. Si, avete letto bene: la differenza tra il 1995 e quest’anno è appena di alcuni decimali, per cui Amadeus può riscattarsi facendo i conti alla fine.
Ma andiamo a sbirciare tra i cantanti in gara di quell’anno, per scoprire che di punti di contiguità tra quell’edizione del festival e quella di quest’anno ve ne sono davvero diversi. Innanzitutto la vincitrice del 2005 fu Giorgia, col brano “Come saprei”, ormai diventato un classico.
La cantante romana aveva esordito l’anno precedente con “E poi…”, vincendo tra le Nuove Proposte, e stasera sarà l’ospite d’onore della kermesse canora.
Quest’anno, proprio come in quel 1995, la favorita sembra essere una donna, Annalisa nello specifico, seguita a ruota da Angelina Mango, figlia del noto cantante scomparso, che nell’edizione dei record condotta da Pippo Baudo era in gara con “Dove vai…” e si classificò all’undicesimo posto. Ma nell’edizione del 1995 esordì al festival anche colui che oggi è un vero mattatore della tv.
Infatti, in gara c’era Fiorello col brano “Finalmente tu”, scritto per lui dagli 883 (anche loro esordienti in quell’edizione con “Senza averti qui”). Sempre per la serie corsi e ricorsi storici, infine, a quell’edizione partecipò Toto Cutugno con “Voglio andare a vivere in campagna”, brano che andò malissimo a Sanremo, ma divenne un classico del repertorio dell’artista a cui ieri il teatro Ariston ha tributato il dovuto omaggio.
Un ultimo ricordo di quell’edizione del festival di Sanremo è legato all’episodio forse principale, ma che nulla aveva a che fare con la musica. A un certo punto, durante la messa in onda in diretta, Pippo Baudo scorge qualcosa che avrebbe impietrito chiunque: c’è un uomo che è a cavallo della balaustra che delimita la galleria. Si scoprirà poi che quell’uomo ha 40 anni e si chiama Pino Pagano.
In sostanza, l’uomo sostiene di essere disoccupato e minaccia di suicidarsi in diretta: milioni di italiani sono col fiato sospeso per alcuni minuti, mentre – come si ricorderà – Pippo Baudo personalmente arriva in galleria, si fa largo tra le forze dell’ordine e di fatto convince l’uomo a desistere dal suo intento, invitandolo sul palco e promettendogli che nessuno gli avrebbe fatto nulla.
A distanza di molti anni, quella vicenda è tra i ricordi più vividi del Festival di Sanremo e molto si è discusso: addirittura c’è chi sostiene che fosse stato tutto architettato, come la trasmissione Striscia la Notizia, mentre più di recente Pino Pagano ha spiegato che dopo quello che è avvenuto in realtà la sua situazione non migliorò affatto, nonostante quelle promesse fatte di fronte a milioni di telespettatori.
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