È scomparso improvvisamente Andy Brehme, ex calciatore dell’Inter e campione del mondo con la sua Germania nel 1990.
Il mondo del calcio è in lutto per la scomparsa improvvisa del coach Andy Brehme, campione del mondo con la sua Germania nei Mondiali del 1990, ed ex calciatore dell’Inter tra la fine degli anni ’80 e i primi anni ’90, la magica squadra guidata da Trapattoni. A stroncare la vita di Brehme è stato un arresto cardiaco, questa mattina presto.
Ricoverato nella clinica di Ziemssenstrasse, non lontana dall’appartamento in cui lo sportivo viveva, non si è potuto fare nulla per rianimarlo. E così, Andy Brehme se ne va all’età di 63 anni, lasciando la compagna Susanne Schaefer e due figli avuti dal precedente matrimonio con Pilar. È stata proprio la compagna Susanne a chiamare i soccorsi.
La scomparsa improvvisa di Andy Brehme: il mondo del calcio in lutto
Ai giornalisti, che l’aspettavano fuori dall’ospedale, Susanne ha rivelato della morte del compagno, avvenuta durante la notte. Secondo i primi accertamenti, Brehme è morto nel sonno per colpa di un infarto, e così scompare un altro campione del mondo del pallone. Ripercorriamo la sua avventura sportiva.
Terzino sinistro, considerato uno dei più bravi della sua generazione, Brehme esordisce nella squadra del Barmbek-Uhlenhorst. Dopo aver giocato nel Saarbrückenper e poi nel Kaiserslautern, approda nel prestigioso Bayern Monaco, dove vince lo scudetto nella stagione 1986/1987 e la Supercoppa di Germania nel 1987.
Nello stesso anno, Andy arriva in Italia, a Milano, dove viene ingaggiato nell’Inter del coach Trapattoni, su segnalazione di Lothar Matthaus. È l’Inter delle meraviglie, quella composta da campioni del calibro di Zenga, Bergomi, Matteoli, Diaz, Matthaus, Serena e ovviamente Brehme. Nel 1989 arriva lo scudetto nero blu.
Uno dei difensori più forti della sua generazione: addio a Brehme
Quattro anni all’Inter lo rendono uno dei difensori più famosi al mondo. Oltre allo scudetto, vince anche la Supercoppa italiana nel 1989 e la Coppa UEFA nel 1991. Alla fine del 1991 si trasferisce in Spagna, dove gioca nel Real Saragoza, per poi fare ritorno in Germania, dove conclude la sua carriera di calciatore.
Tra gli anni ’80 e ’90, Andy partecipa a tre Europei (Francia 1984, Germania Ovest 1988, Svezia 1992) e a tre Mondiali (Messico 1986, Italia 1990, Stati Uniti 1994). Nel Mondiale italiano è lui che segna il rigore finale contro l’Argentina, rendendo la Germania campione del mondo. Nello stesso anno si piazza al terzo posto per l’assegnazione del Pallone d’Oro. Alla fine degli anni ’90 arriva il ritiro e l’inizio di una nuova carriera, in veste di allenatore.