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Attualità

Scoperto il più antico fossile di medusa, ha oltre 500 milioni di anni

In Canada è stato scoperto il più antico fossile di medusa di sempre. Rinvenuto nella Burgess Shale, nei parchi Yoho e Kootenay, a descrivere Burgessomedusa phasmiformis, una nuova specie fossile, sono stati i ricercatori del Royal Ontario Museum sui “Proceedings of the Royal Society B”. Le meduse, per chi non lo sapesse, sono tra gli animali più antichi mai esistiti: parte del phylum degli Cnidaria, questo gruppo comprende anche i coralli e gli anemoni di mare. 

Tuttavia, questa nuova scoperta evidenzia come già circa 505 milioni di anni fa, le meduse – quelle che tutti conosciamo, con il corpo a forma di campana – si erano già evolute. Pur considerando che le meduse sono formate per il 95% di acqua, i reperti fossili che sono stati rinvenuti si trovano in un ottimo stato. Ma non solo: secondo quanto emerso, questi sarebbero i reperti più antichi mai identificati dai paleontologi.

Alcune dichiarazioni

Nello specifico, secondo quanto emerso dalla ricerca, Burgessomedusa era capace di nuotare liberamente. E proprio come le meduse moderne, grazie ai suoi tentacoli, poteva catturare anche prede di dimensioni considerevoli.

Immagine | Pixabay @EddieKphoto – Spraynews.it

Trovare animali così incredibilmente delicati conservati negli strati rocciosi in cima a queste montagne è una scoperta meravigliosa. Burgessomedusa arricchisce la complessità delle reti alimentari del Cambriano”, ha commentato Jean-Bernard Caron, paleontologo e co-autore dello studio. Questa scoperta dimostra che la predazione non era messa in atto solo dai grandi artropodi acquatici come l’anomalocaride.

Cosa sono le meduse

Chi ama il mare, e ama nuotare in mare, almeno una volta nella vita è stato morso da una medusa. Tutti noi siamo portati a considerarle dei semplici animali marini dal corpo gelatinoso e semitrasparente, capaci – tuttavia – di colpirci con le loro terribili punture. In realtà queste sono creature antichissime, presenti nei nostri mari da milioni di anni. Le meduse sono degli animali facilmente riconoscibili, proprio per la loro forma: queste si presentano come dei polipi rovesciati, con dei lunghi tentacoli urticanti. Proprio il contatto con uno di questi, infatti, scatena immediatamente bruciore, dolore e prurito: la famosa ‘puntura’ di medusa è proprio una delle cose più temute d’estate. In realtà le meduse ‘non pungono’: i loro tentacoli hanno una funzione difensiva e offensiva e, in caso di contatto con un corpo estraneo, le cellule che li rivestono rilasciano un liquido che scatena le reazioni che tutti conosciamo. Dolore e bruciore, infiammazione, eritema, vescicole e gonfiore: nulla di grave, ma comunque molto fastidioso. 

Cosa fare nel caso una medusa ci punga? Anzitutto, non la pipì dove questa ci ha toccati: anzitutto è necessario uscire dall’acqua, evitando di agitarci inutilmente in quanto il movimento ondoso potrebbe nuovamente attirare la medusa verso di noi. Una volta a riva, è necessario pulire accuratamente la parte dove siamo stati morsi con una carta tipo bancomat, o una carta punti del supermercato. Successivamente possiamo sciacquare con acqua salata. Arrivati a questo punto possiamo applicare sopra la parte interessata il gel al cloruro di alluminio: solo in caso di complicanze, ovviamente, è necessario andare al pronto soccorso. Infine, dopo essere stati morsi, è consigliato evitare di esporsi al sole.

Lavinia Nocelli

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