Se sei in vacanza a Napoli devi assolutamente assaggiare questa prelibatezza: è famosa in tutto il mondo. I turisti ne vanno pazzi e il motivo è semplice: si tratta di un piatto storico che resiste col suo fascino (e il sapore unico) al trascorrere degli anni. Andiamo a scoprirlo nel dettaglio.
Sono tanti i turisti di tutto il mondo che anche nel mese di giugno hanno scelto Napoli come meta delle loro vacanze con i numeri sugli arrivi nel capoluogo campano che anche in questo 2024 stanno facendo registrare dei veri record con affluenze importanti che arrivano non solo dalle altre regioni italiane ma anche da Paesi europei ed extraeuropei. I motivi che portano a preferire questa città sono tanti e vanno ricercati nella vasta offerta che si riesce a soddisfare. Da una parte primeggiano le location di mare, anche di zone circostanti.
Come non menzionare per esempio Capri Ischia e Procida, o le bellezze della Costiera Sorrentina, solo per fare qualche esempio. Ma nel complesso si sceglie Napoli anche per le bellezze artistiche che questa città offre in tutti i periodi dell’anno, senza dimenticare la cucina e le tradizioni, oltre a quel pizzico di magia e di folklore che sono nel capoluogo campano si possono trovare. Insomma, venire a Napoli ne vale sempre la pena, in qualsiasi periodo dell’anno si decide di farlo (anche qui abbiamo dato dei consigli su cosa mangiare a Napoli in vacanza).
La tradizione culinaria di Napoli anche in estate
Per i turisti che scelgono di trascorrere a Napoli le loro vacanze c’è davvero l’imbarazzo della scelta per quel che riguarda i piatti che la tradizione di questa città mette a disposizione soprattutto in questo periodo e per tutta l’estate. Si parte dagli antipasti nel tipico street food, con fritture di mare, passando per i primi piatti come la genovese di mare, variante estiva che sostituisce i classici ingredienti di questa ricetta con pesce e salse marine. Come non parlare poi dei secondi o di alcune pietanze che solo a Napoli si possono assaggiare.
Una di questa è la “fresella”, pan biscotto duro di pane leggermente bagnato e coperto di olio origano pomodoro fresco e basilico, una ricetta della tradizione contadina che viene riproposta in altri luoghi d’Italia (anche con l’aggiunta di tonno ed olive bianche) con il nome di caponata. Ma ci sono anche altri piatti tipici napoletani che vengono praticamente riproposti tutto l’anno: dalla pasta e patate alla pasta e piselli, passando per gli spaghetti alle vongole alla frittata di pasta.
Per non parlare poi dei dolci, con alcuni che restano vere e proprie istituzioni come il babà la pastiera la sfogliatella o il ministeriale che è antichissimo. Ma vogliamo adesso parlarvi di un altro piatto antichissimo e che trova radici nel passato non solo nel centro della città ma anche in alcune aree della provincia, in particolar modo quella del vesuviano, dove ancora oggi si mantengono inalterate alcune abitudini anche in cucina. Andiamo a scoprire di cosa si tratta (qui invece vi abbiamo svelato altri segreti della Campania che fanno sognare i turisti).
Una ricetta tipica di Napoli e provincia
Si tratta di un piatto storico che si vende da sempre nelle strade di Napoli e della provincia: lo diciamo in napoletano per lasciare intatta la poesia di questo alimento, fino a qualche tempo fa ritenuto rozzo e destinato al popolo per il suo costo misero. Parliamo de “‘O pere e ‘o musso” che altro non è che il piede di maiale, appunto ‘o pere e il muso del vitello che viene cotto e preparato poi con sale e limone. Piatto che deriva dalla tradizione popolare, quando la fame e la povertà non consentiva di gettare via nulla.
Nemmeno quelli che venivano definiti scarti di maiale e di vitello non destinati alla macelleria. Oggi questo piatto viene non solo servito per strada, ma ci sono anche alcuni ristoranti che lo inseriscono nei vari menù, con i turisti soprattutto stranieri che non perdono mai occasione per assaggiare questo must della tradizione antica di Napoli. Un piatto che appunto resiste agli anni e che trova sempre un fascino particolare in tutti coloro che vogliono assaggiare una prelibatezza del passato ma anche del presente del capoluogo partenopeo.
Se vi trovate in vacanza a Napoli non potete non assaggiare questa prelibatezza che un tempo sfamava intere famiglie e che oggi persiste nel ricordo di un passato che mostra come i piatti tipici ed antichi resistono nel tempo senza cambiare mai.