Se quest’estate andrai nei pressi di un fiume a prendere un po’ di fresco, fai molta attenzione a farci il bagno: è pericoloso
Con la calura di queste ultime estati, qualsiasi pozza che consenta di rinfrescare un po’ il corpo e la mente viene accolta come manna dal cielo. Chi non può andare al mare o al lago si rifugia spesso e volentieri in piscina, mete decisamente ambite soprattutto nei weekend più caldi. Chi abita vicino a un fiume, però, potrebbe avere la tentazione di sfruttare quell’acqua fresca per rilassarsi: ecco però cosa rischia.
Prima di entrare in acqua, però, sarebbe meglio pensarci due volte. Sicuramente la tentazione di togliersi le scarpe e i pantaloncini per godersi un bel tuffo nell’acqua gelata è tanta, soprattutto se ci si trova in montagna o dove l’acqua è notoriamente fresca. Bisogna però sapere a quali rischi si va incontro: non sono pochi.
Innanzitutto, l’acqua del fiume se non dichiaratamente aperta alla balneazione può contenere elementi chimici e microrganismi pericolosi, soprattutto se vengono ingeriti: possono causare problemi all’apparato digestivo e a quello urinario. Inoltre, a differenza del lago o del mare, il fondo del fiume non è omogeneo né liscio, ma ma è colmo di ostacoli: una persona inesperta potrebbe scivolare e farsi anche molto male. Altro rischio è quello dell’altezza dell’acqua sul fondo che, se non si conosce bene la zona, può trarre in inganno.
Un aspetto che pochi tengono in considerazione ma che in realtà è responsabile di molti incidenti che accadono nei corsi d’acqua è quello della corrente del fiume. Sebbene sembri di poterle resistere, se per caso si scivola o si perde l’orientamento è un attimo che questa ci trasporta in un altro luogo, facendoci anche sbattere la testa contro rocce e scogli. Fondamentale è quindi monitorare il meteo, evitando di entrare nei fiumi soprattutto quando c’è vento o nuvoloso, specialmente in montagna dove il meteo cambia rapidamente.
Di fatto, quindi, si può entrare nell’acqua del fiume purché si stia a riva e vi si immerga solo i piedi o fino al ginocchio. In questo modo, le mani sono libere per reggersi in caso di caduta e la bocca è ben lontana dall’acqua, quindi non si rischia un’ingestione accidentale. In ogni caso, l’allerta dev’essere massima.
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