Riapre ai turisti uno degli esempi di arte greca meglio conservati. Per l’occasione allestita anche una mostra
Per i turisti, soprattutto gli appassionati di arte greca antica, questa sarà sicuramente la notizia dell’estate: riapre al pubblico, dopo quasi vent’anni, l’interno del tempio dorico di Segesta. Se per questa estate avete già in programma un viaggio in Sicilia potete aggiungere una tappa per ammirare questo esempio perfettamente conservato di arte greca. Se invece non avete ancora le idee chiare, ecco un motivo in più per raggiungere l’isola.
Rimasto chiuso per motivi di sicurezza e fino a questo momento ammirabile solo dall’esterno, il maestoso edificio sacro di Segesta, antica città che sorge sul Monte Barbaro, torna ora fruibile ai visitatori, durante tutta la giornata e anche per qualche appuntamento serale.
Fino al 19 maggio 2024, inoltre, all’interno del tempio e nelle stratificazioni del Parco Archeologico di Segesta sono allestite anche le installazioni vegetali e le sculture sonore di Gandolfo Gabriele David. ELYMA è il titolo del progetto di David (nome tratto proprio da quello degli Elimi, la popolazione che ha edificato la città di Segesta) che traccerà un percorso fino al cuore del Tempio dorico, visitabile dopo circa 20 anni anche dall’interno.
La mostra è una riflessione sul senso del sacro e sul rapporto con la natura e si snoda in un percorso punteggiato dalle opere e arricchito da una sezione curata dalle archeologhe Maria Cecilia Parra e Chiara Michelini, impegnate da anni nelle indagini archeologiche dei siti siciliani di Segesta e di Entella.
“Il progetto ELYMA è un invito a riflettere e dialogare con l’ambiente circostante, perdersi e ritrovarsi in una natura potente e presente, riconnettersi, cercare spunti per narrazioni diverse, stringere cerchi lontani e ritrovare simboli comuni da condividere, immergendosi nel cuore più ancestrale della città stratificata dell’antica Segesta“, spiegano gli organizzatori.
Per quanto riguarda le aperture serali del tempio, è già disponibile un calendario. Le date da segnare sono: 14, 15 e 16 luglio e 1, 2 e 3 settembre, dalle 20:00 alle 24:00. Il tempio rimarrà aperto anche nel corso delle serate dal 21 al 23 luglio e dal 28 luglio al 27 agosto, in coincidenza rispettivamente con il KFestival (festival letterario), e il Segesta Teatro Festival.
“Il governo Schifani aggiunge un altro tassello alla migliore fruizione di questo straordinario sito archeologico. Le recenti scoperte nell’area della cosiddetta Casa del Navarca, nell’acropoli sud dell’insediamento, ossia l’antica strada lastricata che tagliava Segesta e l’altare decorato di età ellenistica, e la grande attenzione che hanno suscitato confermano che bisogna investire negli scavi archeologici e nell’arricchimento dell’offerta culturale accessibile al pubblico“, ha dichiarato l’assessore regionale ai Beni culturali e all’identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato.
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