È importantissimo che la nostra spugna sia sempre igienizzata correttamente e capire quando è il momento giusto per sostituirla
È sempre bellissimo fare le cene tra amici, o i pranzi in famiglia, dove poter passare qualche ora in sana compagnia accompagnati magari da un manicaretto da far leccare i baffi e prendendosi i complimenti dai presenti. Ma quando poi ci ritroviamo con una pila di piatti e pentole da lavare, ecco che è il momento di rimboccarsi le maniche e fare del nostro meglio per rimuovere lo sporco ostinato dei residui di cibo.
A questo punto il mondo si divide in due grosse fazioni: chi può disporre di una lavastoviglie che ne faciliti il lavoro e chi invece è costretto a lavare i piatti a mano. Non è vero che quest’ultimo sia sinonimo di risparmio. Tuttavia, a volte le due modalità di lavaggio non si escludono reciprocamente. Proprio per tale motivo, la spugnetta per i piatti è un’arma imprescindibile per tutti, per questo è fondamentale che sia efficiente e pulita. Vediamo come fare.
Spugna per piatti: ecco quando va sostituita
Non è detto che avere una lavastoviglie voglia significare dire addio al lavaggio a mano di piatti e padelle. Innanzitutto, perché la lavastoviglie è un elettrodomestico che, come la lavatrice, ha dei consumi da non sottovalutare. Pertanto, quindi, è molto saggio metterla in funzione solo quando può lavorare a pieno carico, così da avere un margine di risparmio più ampio ed evitare così sprechi dolorosi di energia e acqua.
In seconda battuta, poi, molte persone preferiscono comunque fare un primo lavaggio veloce a mano di padelle e piatti, per poi inserirle nella lavastoviglie ed azionare quest’ultima. È bene sapere che questa opzione ha come unico risultato uno spreco inutile di fatica e di acqua. Se proprio vogliamo facilitare il lavoro alla lavastoviglie, basta togliere i residui di cibo da ciò che vogliamo inserire nel nostro elettrodomestico.
Infatti l’unica cosa da evitare è che residui di cibo troppo grossi, se lasciati nella lavastoviglie, vadano col tempo ad insinuarsi negli ingranaggi e possano finire con l’ostruire le tubature idriche. Per questa operazione ci affidiamo naturalmente alla spugnetta per i piatti. Ma è importante che sia pulita. Il contatto col detersivo non è sinonimo di igiene. È quindi importante sapere come igienizzarla e quando sostituirla.
Acqua e bicarbonato: antibatterico perfetto
Uno degli errori da non fare è quello di ritenere pulita e pronta all’uso una spugna appena acquistata. È sempre meglio igienizzarla ancor prima del primo utilizzo, per andare sul sicuro. E, altro errore da non fare mai, è pensare che il detersivo per piatti vada bene per igienizzarla. Se infatti è un detergente perfetto per sgrassare e rimuovere un certo tipo di residui da piatti e stoviglie, è meglio igienizzare la spugna in altro modo.
Il modo perfetto per igienizzare la spugna per piatti è quello di metterla in ammollo per una mezz’oretta circa in una bacinella di acqua calda e bicarbonato. Quest’ultimo è un potentissimo antibatterico naturale. Questo tipo di processo è ideale per sanificare la nostra spugna, ed è buona abitudine ripeterlo ciclicamente, più o meno dopo ogni due o tre utilizzi, evitando di affidarsi al semplice detersivo
Pur mantenendo pulita e igienizzata la nostra spugna per piatti, è fisiologico che ad un certo punto vada sostituita con una spugnetta nuova. Ma quando accorgersi che è arrivato il momento giusto per la sostituzione? Affidiamoci ad una valutazione estetica. Se la nostra spugna è ormai scolorita e dall’aria vissuta, anche se relativamente nuova, vuol dire che è ormai assalita dai batteri, ed è quindi meglio gettarla via.
Per lo stesso motivo, se la consistenza della nostra spugna è ormai scadente, perde pezzi ed emana cattivo odore, allora diciamo che è sicuramente venuto il momento di decidersi a comprare una spugnetta nuova con cui andare ad affrontare senza paura i nostri piatti sporchi. E se l’idea di lavarli a mano ci intristisce, niente paura: con questo trucco avremo risultati grandiosi e con facilità!