Due ex concorrenti di “Squid Game: La sfida” hanno dichiarato di aver subito ipotermia e danni ai nervi durante le riprese nel Regno Unito
Squid Game è uno dei prodotti di punta di Netflix. Fin dal suo debutto, avvenuto nel 2021, la serie tv sudcoreana ha ottenuto un incredibile successo di critica e di pubblico, arrivando persino a segnare dei nuovi record. Il 22 novembre 2023 ha fatto il suo debutto sulla piattaforma di streaming un game show ispirato agli spietati giochi del telefilm, chiamato “Squid Game: La Sfida”. A prescindere dalla qualità del contenuto, che a onore del vero sta ricevendo critiche abbastanza spietate, l’esperimento potrebbe costare caro a Netflix. Infatti, due partecipanti alla competizione, rimasti anonimi, si sono rivolti a uno studio legale britannico specializzato in lesioni per fare causa all’azienda e ai produttori del reality show.
Le accuse degli ex concorrenti di Squid Game
Lo studio legale in questione si chiama Express Solicitors e, tramite un comunicato stampa, ha dichiarato di aver invitato delle lettere di reclamo allo Studio Lambert, co-produttore di “Squid Game: La sfida”. L’accusa dei due partecipanti allo show è di aver subito ipotermia e danni ai nervi durante le riprese nel Regno Unito, avvenute in un periodo in cui il clima era piuttosto rigido (i meteorologi parlavano di un’ondata di freddo).
Nello specifico, i problemi si sarebbero nel corso della prima sfida, quella ispirata a “un, due, tre stella!” (o Red Light, Green Light in inglese), presente anche nella serie originale e resa famosa dalla presenza di Young-hee, un’inquietante bambola animatronica che volta la testa verso i concorrenti dopo aver recitato una filastrocca e punisce chi non sta fermo. Ai tempi delle riprese Netflix rivelò che tre dei 456 partecipanti avevano necessitato di cure mediche nel corso della prova.
La posizione di Express Solicitors
Per lo studio Express Solicitors, i clienti che rappresenta hanno messo a repentaglio la propria salute per dover restare immobili per lunghi periodi nel bel mezzo di un’ondata di freddo, il tutto mentre tentavano di non essere eliminati dal gioco. “Questa potrebbe sembrare la classica battaglia tra Davide e Golia”, ha ammesso Daniel Slade, il Ceo dello studio legale. “I concorrenti pensavano di prendere parte a qualcosa di divertente e non si aspettavano di soffrire così. Ora sono rimasti feriti dopo aver trascorso del tempo bloccati in posizioni di stress dolorose a temperature fredde”, ha aggiunto.
La replica del portavoce di Squid Game
In seguito alla diffusione del comunicato stampa di Express Solicitors, un portavoce di “Squid Game: La sfida” si è affrettato a chiarire che “nessuna causa è stata intentata da nessuno dei concorrenti di Squid Game”. Ha poi aggiunto: “Prendiamo estremamente sul serio il benessere dei nostri concorrenti”. A febbraio 2023, in seguito agli incidenti medici avvenuti, c’era stata un’ispezione dell’Health and Safety Executive (HSE) sul set del game show. Gli esponenti dell’agenzia governativa inglese avevano ricordato ai produttori di pianificare in modo adeguato i rischi legati alla riproposizione dei giochi presenti nella serie tv, ma non avevano ritenuto necessario prendere altri provvedimenti.
Visiti i precedenti, sembra improbabile che Netflix possa correre dei seri rischi legali, tuttavia quanto avvenuto potrebbe spingere a una maggiore cautela in vista della produzione di un’eventuale seconda stagione di “Squid Game: La sfida”.