Strage di leoni marini in California. La colpa? Di un’alga

Sono almeno mille i leoni marini morti o malati avvistati in meno di dieci giorni. Il motivo, secondo gli esperti, è da ricercare nella fioritura di alcune alghe, contenenti neurotossine. Un fenomeno favorito dal cambiamento climatico.

Una vera e propria strage di leoni marini. È quanto sta accadendo da qualche settimana lungo le coste da Santa Barbara a San Diego, nella California meridionale. I numeri, in questo senso, sono drammatici. Secondo gli esperti del Channel Islands Marine & Wildlife Institute sono almeno mille gli animali morti o che hanno avuto bisogno di cure veterinarie in meno di dieci giorni. Ma cosa sta causando tutto questo?

Un’alga fa strage di leoni marini

La colpa di quanto sta accadendo è di un’alga, che se ingerita produce acido domoico, una neurotossina letale per numerose specie marine. “Nella prima settimana abbiamo avuto 12 animali. Poi nella settimana successiva siamo arrivati a più di 60 animali, quindi è successo tutto relativamente in fretta“, ha detto John Warner, amministratore delegato del Marine Mammal Care Center nel quartiere costiero di Los Angeles di San Pedro, una delle numerose organizzazioni della California che curano gli animali per riportarli in salute.

San Francisco, teatro di una strage di leoni marini
Immagine | Unsplash @Varun Yadav – Spraynews.it

La strage non sembra al momento destinata a fermarsi. Numerosi volontari stanno continuando a soccorrere gli esemplari malati che possono essere salvati, e ai cittadini è stato rilanciato l’invito a non smettere di segnalare gli avvistamenti, raccomandandosi però di non avvicinarsi e di evitare il contatto tra gli esemplari marini e i propri animali domestici. Per gli animali i sintomi sono principalmente di tipo neurologico, con convulsioni e problemi respiratori, che non di rado provocano la morte. I biologi marini stanno prestando molta attenzione perché considerano i leoni marini una specie sentinella, animali che possono aiutare a identificare i rischi ambientali per l’uomo. La tossina contenuta nell’alga può essere, infatti, pericolosa anche per l’uomo, se dovesse ingerire pesci “contaminati”.

Il segno del cambiamento climatico

La fioritura delle alghe in questa zona della California è un fenomeno comune. Gli esperti spiegano, però, come l’aumento della temperatura dell’acqua, così come l’aumento di nitrati in mare, entrambi causati dal cambiamento climatico, possano contribuire in maniera notevole alla proliferazione di alghe nocive, con risultati nefasti, come già evidente. Dal 2002, secondo Reuters, fenomeni simili a quanto sta accadendo in questi giorni si sono già verificati almeno cinque volte. L’Agenzia scientifica statunitense per la tutela del mare, la NOAA Fisheries, ripresa da Il Fatto Quotidiano, ha dichiarato che “fioriture algali come questa sono comuni lungo le coste della California, ma una strage di questo tipo lascia interdetti”.

 

 

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