Per ottenere un sugo di pomodoro perfetto, occorre mettere il basilico nel momento più adatto, per equilibrare i sapori.
In cucina, la polpa di pomodoro è uno degli ingredienti più sfruttati in assoluto. Prodotto versatile, si utilizza per la preparazione di mille pietanze di vario genere. Ad arricchire il sugo di pomodoro, quasi sempre, mettiamo il basilico. Pomodoro e basilico sono due ingredienti quasi indivisibili, che si accompagnano perfettamente per equilibrare i sapori.
Tuttavia, tante persone sollevano dubbi in merito alle tempistiche da rispettare e legate proprio al momento in cui mettere il basilico nel sugo. Esiste davvero un momento ideale o si può andare a caso? Scopriamo cosa dicono gli chef più esperti sull’utilizzo di questa pianta aromatica, essenziale nella cucina italiana e in quella mediterranea.
Siamo soliti cucinare tantissimi piatti utilizzando proprio il sugo di pomodoro, e nella maggior parte dei casi, ci mettiamo il basilico, tritato, oppure in foglie fresche, per dare un tocco di sapore in più. Tra l’altro, il basilico, così come ogni pianta aromatica, comporta anche notevoli proprietà benefiche. Preparare un sugo eccellente, però, non è così semplice.
Persino i più grandi chef ammettono la difficoltà nella preparazione di un sugo di pomodoro equilibrato, e non a caso ognuno ha la sua metodologia. C’è un momento ideale per aggiungere il basilico al sugo? La risposta è sì, così come per quanto riguarda la salatura. In tanti pensano che aggiungere le foglioline di basilico a inizio cottura sia meglio, per dare modo al vegetale di sprigionare le sue note profumate e le sue caratteristiche.
In realtà, si tratta di un’abitudine sbagliata, perché una volta superata la temperatura di 50 gradi, il basilico inizia ad avere un sapore amarognolo, e quindi compromette il giusto equilibrio di sapori. Anche se alcune varietà di basilico resistono a temperature elevate, è sempre bene aggiungere le foglie alla fine della cottura, poco prima di spegnere il fuoco.
Ma non solo, perché il basilico non si deve mai tagliare con il coltello, a pezzetti, perché tagliandolo con la lama del coltello, questo si ossida e diventa subito più scuro. Si consiglia sempre di strapparle le foglie usando solo le dita, per dare modo al vegetale di rilasciare i suoi oli essenziali.
Per lo stesso motivo, il classico pesto alla genovese si prepara con il mortaio e non con il frullatore a immersione. Il calore delle lame porta a ossidazione le foglie, rendendole più amare e alterandone il sapore. Se proprio si decide di usare il frullatore a immersione, gli esperti consigliano di mettere le lame in frigorifero per almeno un’ora, in modo tale da renderle fredde. Infine, sapete come ottenere un sugo di pomodoro delicato e meno acido? Ne parliamo qui.
Questa dichiarazione arriva in un momento in cui la situazione geopolitica in Medio Oriente è…
Questo termine colloquiale si riferisce all'ossido di azoto, un gas esilarante che sta diventando sempre…
Nonostante le aspettative e le speranze di molti sostenitori dei diritti delle donne, l'emendamento non…
L'Agenzia per la gestione dei disastri ha immediatamente reagito all'eruzione innalzando l'allerta al massimo livello…
Almeno 64 persone hanno perso la vita, tra cui quattro bambini. Questa tragedia ha colpito…
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha sottolineato l'importanza di evitare interferenze esterne nei risultati…