Il Superbonus 2024 è pronto ma sarà disponibile solo ed esclusivamente tramite modalità particolari: ecco di cosa si tratta
Si è sentito parlare davvero tanti di Superbonus. Il 2024 a questo proposito sarà probabilmente una data decisiva, per la quale milioni di italiani proveranno tantissima gioia.
Ci sono tuttavia delle informazioni da tenere a mente, onde evitare che la delusione possa sovrastare la felicità. Essendo una manovra piuttosto delicata, sarà molto difficile che non si presentino degli inconvenienti. Per questo motivo, è bene essere pronti a tutto. Anche alle eventuali problematiche a cui bisognerà fare fronte.
Superbonus 2024: tutto quello che c’è da sapere
La problematica principale del Superbonus presto in arrivo, riguarda le percentuali con cui verrà presentata a chi di interesse. Ci sono due strade per il momento: un bonus del 70%, oppure un bonus che si aggira intorno al 110%. Per quanto concerne la prima percentuale di aliquota, le persone coinvolte saranno condomini e persone fisiche che operano al di fuori di impresa e professione.
Anche Onlus e società di volontariato potranno approfittare di questa percentuale di bonus. Per quanto concerne invece il 110%, le aree colpite da calamità naturali quali eventi sismici e/o alluvioni avranno sicuramente la precedenza. Analizzando invece l’annosa questione relativa alla praticabilità delle opzioni di cessione, il governo ha preso la sua decisione.
Sono state rese infatti nulle le esercitazioni di queste opzioni, salvo ovviamente eccezioni e rari casi che verranno specificati prossimamente. La situazione generale appare però molto poco chiara, con i contribuenti e cittadini che hanno molti più dubbi di prima. Cosa non facile, essendo già in partenza un caso difficile da decifrare.
E i chiarimenti usciti poco tempo fa, sembrano aver installato ancora più dubbi. Anche la politica non sembra avere le idee molto chiare in tal senso. Fratelli d’Italia è una delle coalizioni che propende maggiormente verso una sua proroga, ma l’opposizione sembra avere ovviamente idee diverse. Anche in questo caso si parlerà del 2024, e si spera ovviamente che le famiglie in difficoltà vengano aiutate.
Le imprecisioni presenti nella bozza iniziale sicuramente non sono d’aiuto. Per quanto infatti inizialmente sembra che le normative siano molto più stringenti, è soprattutto sulla questione “residua eccezionale possibilità” che sembra che addirittura ci sia una certa manica larga a riguardo. Con date posticipate (17 febbraio 2023) e riguardanti qualsiasi tipologia di immobile. Chiarimenti non molto chiari, in sostanza.