In arrivo un nuovo taglio di pensioni a febbraio. Per la platea pensionata ci sono dei nuovi problemi in vista: come scongiurare il problema.
Un nuovo taglio di pensioni è previsto nel secondo mese dell’anno. Sono diversi i problemi in vista, ma fortunatamente è possibile scongiurare il problema. Una vera e propria batosta dopo gli aumenti promessi dal Governo per l’anno nuovo per venire incontro alla crescente inflazione che sta colpendo gli italiani.
Gennaio 2024 doveva essere il mese degli aumenti delle pensione. Infatti il Governo Italiano aveva lanciato un adeguamento dell’assegno del 5,4% per venire incontro all’inflazione. Nonostante questo, l’incremento non sarà di certo uniforme per tutti i beneficiari e seguirà le disposizioni previste dalla Legge di Bilancio annunciata al termine dell’anno.
Ad oggi solamente le pensioni con un importo fino a 4 volte il trattamento minimo vedranno un incremento completo. Tutte le altre pensioni invece andranno a ricevere delle riduzioni con tagli significativi che colpiranno soprattutto le pensioni più ricche, vale a dire quelle che superano i 5.600 euro al mese. Adesso però dal secondo mese dell’anno potrebbero arrivare dei nuovi tagli. Bisogna fare molta attenzione dopo l’erogazione, visto che sarà possibile anche scongiurare il pericolo.
Taglio pensioni a febbraio, spuntano nuovi problemi: la situazione
Tutti coloro che ricevono la pensione dell’INPS nel corso del prossimo mese potrebbero notare alcune variazione nei pagamenti a partire dal prossimo mese. Questo perché l’Istituto applica un conguaglio dell’IRPEF a debito su queste pensioni. L’INPS quindi deve applicare le trattenute fiscali mensilmente e questo si traduce nel ricevere la pensione netta, con le tasse già trattenute. Tuttavia a fine anno, proprio come accade con un datore di lavoro che eroga la busta paga ai dipendenti, l’Istituto esegue un conguaglio IRPEF.
Questo serve per ricalcolare le tasse versate rispetto a quelle effettivamente dovute. L”INPS recupererà questa differenza attraverso il conguaglio sulle pensioni di gennaio e febbraio 2024. Ma c’è anche una novità, con i pensionati che ricevono un importo annuo fino a 18.000 euro e con un conguaglio a debito di importo superiore a 100 euro, sarà applicata la rateazione di legge fino a novembre 2024. Questo significa che le somme dovute saranno recuperate a rate di pari importo, distribuite sulle pensioni da gennaio a novrembre.
È importante notare che questo conguaglio riguarda solo l’ammontare complessivo delle prestazioni pensionistiche erogate dall’INPS. Altre entrate, se presenti, non sono considerate in questo contesto. I conguagli definitivi sul reddito 2023 saranno previsti successivamente, in sede di dichiarazione dei redditi nel 2024. In questa maniera gli importi a credito saranno versati come consueto con il cedolino di settembre. Quindi per tutti coloro che hanno notato variazioni nei pagamenti pensionistici nei primi mesi del 2024 dovranno fare molta attenzione a queste dinamiche.