Capita di acquistare una casa e di dover saldare la TARI non pagata del precedente proprietario: chi dovrebbe pagare per la legge?
Acquistare una abitazione e ritrovarsi nella situazione di dover saldare una TARI non pagata è molto comune. In tal caso, il nuovo proprietario dovrebbe accollarsi dei debiti non suoi e mai saldati dal precedente proprietario. Anche in caso di denuncia per il mancato pagamento della tassa sui rifiuti da parte del vecchio proprietario, si potrebbero ricevere comunque dei bollettini alla cui somma è stato accumulato il debito.
Tuttavia, la legge non prevede automaticamente la condivisione dei debiti tra acquirente e venditore, salvo alcuni casi specifici, come i debiti condominiali o le sanzioni fiscali sull’IVA. Se il vecchio proprietario dimostra di non aver continuato l’occupazione dell’immobile, la tassa non pagata decade, andando a colpire però il nuovo acquirente. Cosa si deve fare in questi casi?
Cosa fare se si acquista una casa e si scopre che la TARI del vecchio proprietario non è stata pagata
L’acquirente che entra nell’abitazione non è costretto a pagare il debito contratto dal vecchio proprietario. Quando si acquista un immobile, un notaio non è tenuto a verificare il pagamento della tassa sui rifiuti, e ciò non influenza la compravendita dell’immobile. Tuttavia, si consiglia, al nuovo inquilino, di regolarizzare la situazione per evitare eventuali sanzioni.
Invece, in caso di affitto in nero, la TARI ricade sul proprietario di casa, anziché sull’inquilino, visto che il Comune non ha modo di conoscere le generalità dell’inquilino “abusivo”. Per questo motivo, il proprietario dell’immobile non può richiedere il pagamento della tassa all’affittuario. Tuttavia, la stessa situazione può avvenire anche se l’inquilino è registrato regolarmente come affittuario.
Chi paga la tassa sui rifiuti: proprietario o affittuario
Insomma, salvo accordi precedenti, la TARI deve essere sempre pagata dal proprietario. Se, invece, prima dell’affitto regolare, è stato dichiarato l’immobile sotto il controllo dell’affittuario (e ciò avviene di solito per gli affitti a lungo termine), la TARI ricade sull’affittuario, dunque il Comune manda il bollettino direttamente a chi occupa l’abitazione.
Se, nonostante il contratto di pre-affitto, il proprietario riceve comunque la tassa, questo può contestarla presentando un ricorso al Comune, richiedendo l’annullamento dell’atto fiscale. Insomma, la responsabilità del pagamento dei rifiuti varia in base agli accordi presi. La TARI si calcola in base a diversi fattori, tra cui le dimensioni dell’immobile, le tariffe stabilite dal Comune e sul numero di occupanti.
Le scadenze dei pagamenti della tassa variano in base al Comune e possono essere annunciate annualmente. Il mancato pagamento della TARI può comportare importanti sanzioni e interessi di mora. Alcune categorie di contribuenti possono richiedere riduzioni o esenzioni, esistono precisi requisiti per ottenere queste agevolazioni. A proposito di rifiuti, ecco come evitare sprechi.