Tassa sul superbonus previsto per il 2024: tutti i cambiamenti apportati dal governo e i nuovi requisiti per accedere alla domanda.
Le famiglie che hanno beneficiato del Superbonus 110%, incentivo che ha spinto molti a ristrutturare casa, ora sono nel panico a causa della nuova tassa retroattiva del governo Meloni. La normativa del governo sta diventando una trappola, che potrebbe causare molti problemi alle famiglie che hanno sfruttato l’incentivo. Spinte dalla necessità di ristrutturare le proprie abitazioni.
Secondo il progetto di legge, gli immobili che hanno subito interventi agevolati dal Superbonus 110% saranno soggetti a una nuova forma di tassazione. La tassa maggiorata sarà valida per i primi 10 anni dalla fine dei lavori, e sarà gravante sulle plusvalenze connesse alla vendita di immobili. Questa nuova tassa potrebbe causare un aumento del prelievo fiscale sulla casa, per un totale di quasi 1,9 miliardi di euro nel triennio.
Nuovi cambiamenti in arrivo per il superbonus del 2024: come accedervi
Il governo ha previsto una riforma del superbonus per il 2024. Ciò che risulta evidente dalla relazione tecnica al ddl, è un aumento del prelievo fiscale sulla casa, per un totale di quasi 1,9 miliardi di euro nel triennio. Inoltre, l’aumento dell’11% della ritenuta a titolo di acconto operata da Banche e Poste sui bonifici per le spese agevolabili con i bonus edilizi avrà un’incidenza immediata e chiara sulla liquidità delle imprese, anticipando l’effetto di cassa delle imposte sui redditi.
La tassa retroattiva sul Superbonus potrebbe trasformare l’incentivo in un gravoso peso fiscale, considerato che gli interventi di recupero e riqualificazione degli edifici sostenuti dal Superbonus sono stati finanziati con enormi investimenti. Inoltre, durante il triennio, la tassa sarà gravante sulle plusvalenze ottenute dalla vendita di immobili, a patto che abbiano subito interventi agevolati dal Superbonus.
Il governo Meloni ha già avuto come bersaglio il Superbonus 110%, e ha adottato misure per ridurre le finanze perse. L’incentivo sparirà dal prossimo anno, ma per i lavori avviati entro il prossimo anno si potrà ancora accedere all’agevolazione, tenendo però conto di tale tassazione, senza cessione del credito e sconto in fattura.
La nuova tassa retroattiva sul Superbonus 110% sta creando un grande panico tra le famiglie che hanno beneficiato dell’incentivo. La nuova normativa potrebbe causare molti problemi alle famiglie che hanno sfruttato l’incentivo, spinto dalla necessità di ristrutturare le proprie abitazioni. La tassa retroattiva, infatti, potrebbe trasformare l’incentivo in un gravoso peso fiscale, considerando che gli interventi di recupero e riqualificazione degli edifici sostenuti dal Superbonus sono stati finanziati con enormi investimenti.