Attualità

Tiziana Cantone, chi era la ragazza suicida per revenge porn

La morte di Tiziana Cantone, nel 2016, ha sconvolto l’Italia intera: la ragazza, morta suicida, ha portato in risalto il tema del revenge porn.

Tiziana Cantone in una delle ultime foto (Spraynews.it)

Finalmente è stato archiviato del tutto il caso relativo alla morte della povera Tiziana Cantone, la bellissima ragazza napoletana suicidatasi il 13 settembre 2016, all’età di 33 anni, a seguito della diffusione in rete di alcuni suoi video amatoriali nella quale era ripresa in atteggiamenti intimi. La sua morte ha portato su tutte le prime pagine il tema del revenge porn.

Il revenge porn, cioè l’atto di vendetta mettendo in rete filmati intimi compromettenti, è uno degli argomenti più delicati della nostra epoca, nell’era di Internet e dei social, acuito per ovvie ragioni. La morte di Cantone, negli anni, ha suscitato grande interesse mediatico in Italia e anche all’estero, tanto che, con approvazione unanime, si è stabilito il cosiddetto reato di “Codice rosso”, che identifica lo stesso revenge porn.

Si chiude il caso Tiziana Cantone, la ragazza morta suicida per revenge porn

Il volto sorridente di Tiziana (Spraynews.it)

Tiziana Cantone, nonostante il cambio di nome, la rimozione del filmato da numerosi siti Internet, e il trasferimento di abitazione, a seguito dello scandalo, era caduta nel vortice di una forte depressione. Una depressione che ha portato la ragazza a togliersi la vita, la sera del 13 settembre 2016, nello scantinato di casa di sua zia, dove negli ultimi giorni di vita si era rifugiata.

Ora, il caso si chiude definitivamente, ed è stato confermato il suicidio tramite impiccagione, con un foulard stretto attorno al collo. La ragazza si sarebbe uccisa utilizzando una panca per la ginnastica. Negli anni, dalla Procura di Napoli Nord, era stata aperta un’indagine contro ignoti, indagine che, purtroppo, non è riuscita a portare a risultati concreti.

L’impatto mediatico del suicidio e l’impatto sulle procedure legali

Nonostante la rimozione dei filmati in rete, non si è riusciti a risalire ai responsabili della loro diffusione. Negli ultimi mesi, le operazioni di riesumazione del cadavere, e l’ennesima autopsia sul corpo, hanno confermato l’ipotesi di suicidio. Il caso di Tiziana Cantone non ha soltanto avuto un impatto importante sull’opinione pubblica e sulle nuove leggi riguardanti il revenge porn.

Il caso, infatti, ha avuto un impatto anche sulle procedure legali e investigative. Dalle indagini è stato ideato un sistema di identificazione degli utenti sul web, in merito alla diffusione di video virali, denominato appunto “Metodo Cantone”.

Andrea Cerasi

Michele D'Agostino

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