Il trapper Travis Scott durante il suo live al Circo Massimo ha generato un terremoto avvertito in diverse zone di Roma
Intorno alle dieci di ieri sera, lunedì 7 agosto, gli utenti romani di Twitter hanno scatenato il panico sulla piattaforma. No, non si trattava dei fan accaniti di Travis Scott, il trapper statunitense che in quegli istanti stava calcando il palco del Circo Massimo per la prima tappa del tour del suo nuovo album Utopia.
Infatti, mentre il performer americano stupiva almeno 60 mila persone con i brani del suo quarto album, Utopia, uscito lo scorso 28 luglio e già corredato da record, la Capitale, dal Clelio a Santa Maria Maggiore, ha tremato così tanto da allarmare diversi cittadini, che hanno intasato Twitter preoccupati da quella che percepivano come una vera e propria onda sismica, allertando anche i Vigili del Fuoco.
“Qualcuno ha sentito il terremoto a Roma?”
“Qualcuno ha sentito il terremoto a Roma? O l’ho sognato?”: il tweet della conduttrice Caterina Balivo fa da eco a quello di decine e decine di altri utenti che, in pieno concerto, si chiedevano cosa stesse succedendo nella loro città: “Ci stanno ballando i tetti e i lampadari”.
Le segnalazioni provenivano per la maggior parte da persone che abitano in nelle zone centrali e a sud di Roma, sebbene l’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologi – Ingv – nel corso della serata non abbia confermato alcuna attività sismica.
I cittadini, però, erano di un altro parere: “Abbiamo appena sentito sei scosse belle grosse di terremoto. Ancora dobbiamo capire se fosse Travis Scott al Circo Massimo”. “Possibile si senta pure a 10 chilometri di distanza dal Circo Massimo?”. La risposta è si. Si trattava proprio di Travis Scott, che, tra una scossa e l’altra, infiammava tutta la Città Eterna.
Insomma, la presentazione ufficiale del nuovo album Utopia, organizzata in poco più di una settimana dopo il rifiuto dell’Egitto a uno show tra le piramidi di Giza, sfruttando l’epica cornice del Circo Massimo, si è rivelato all’altezza delle aspettative.
Travis Scott, al secolo Jacques Bermon Webster II, classe 1991, si è esibito nelle diciannove tracce che compongono la sua ultima controversa impresa discografica, corredata da featuring con artisti del calibro di Beyoncé, Drake, Bad Bunny e The Weeknd e da testi firmati anche da Pharrell Williams e Kanye West. Proprio quest’ultimo, ieri sera ha raggiunto Scott sul palco, mandando in delirio i fan, tra cui erano presenti anche personaggi famosi come Emma, Bebe Vio, Gemitaiz, Ema Stokholma e i calciatori Dybala ed El Shaarawy.
Non solo Travis: Taylor Swift e lo Swift Quake di Seattle
Il gladiatore dell’hip hop: ecco il nuovo titolo di Travis Scott. Mai definizione è stata più calzante per un artista da 67 milioni di ascoltatori mensili su Spotify, dove in sole 24 ore, è stato capace di generare oltre 128 milioni di stream, diventando il miglior esordio dell’artista ad oggi e il quinto miglior debutto di sempre nella storia della piattaforma.
E, dopo ieri sera, il trapper potrà anche vantarsi di avere generato un terremoto inesistente, capace di scuotere le viscere della Città Eterna. Ma c’era da aspettarselo dopo il concerto di Milano dello scorso luglio, quando le oltre 80 mila persone riunite all’Ippodromo Snai di San Siro avevano fatto tremare tutta la zona nord ovest della città.
Però, Travis Scott non è il solo artista dalla potenza sismica. Infatti, come lui, si distinguono anche altri cantanti: TheWeeknd e Taylor Swift, per citare i più recenti, i quali hanno fatto tremare i sismografi americani nel corso delle loro esibizioni al Lumen Field di Seattle.
In particolare, la cantautrice americana, prima donna a entrare con 4 album della top ten statunitense, durante i suoi live del 22 e 23 luglio scorso, in occasione dell’Eras Tour, ha provocato un’attività sismica paragonabile a un terremoto di magnitudo 2.3 sulla scala Richter.
Insomma, la sua esibizione, osannata dai 70 mila fan riuniti nello stadio di Seattle, è stata tanto d’impatto da diventare un vero e proprio fenomeno ribattezzato Swift Quake, come spiega una sismologa della Western Washington University.
Quindi, per tranquillizzare i cittadini romani, si può concludere che i nuovi ragazzi d’oro della musica sono tanto dirompenti da mandare in tilt anche i sismografi ufficiali. E si preparino i milanesi ad accogliere Taylor Swift il 13 e 14 luglio 2024, per le uniche date italiane dell’Eras Tour, i cui biglietti sono andati a ruba nel giro di poche ore: Shake it off potrebbe rivelarsi ben più del titolo di una hit da Grammy.