Ciascuna delle nostre mamme ne aveva una in casa: se doveste trovarla sappiate che adesso quest’oggetto vale un fortuna.
Prima dell’avvento del fast fashion e della produzione di massa di beni di consumo, come i capi d’abbigliamento, molte persone si dedicavano all’arte del cucito nelle proprie abitazioni. Poi si è passato al livello di produzione industriale. Questa ricerca prendere in considerazione le ultime due epoche. Esplorando il motivo per cui molte persone potrebbero scoprire oggi di avere ancora in casa, in uno dei luoghi in cui si conservano gli oggetti inutilizzati, un bene di grande valore.
Sebbene ancora oggi alcune sarte e appassionati della tecnica del cucito tengano a conservare simili oggetti vintage per utilizzarli nelle loro attività lavorative o ricreative, altri scelgono di esporli come degli oggetti di un valore storico o effettivo inestimabile.
In ogni caso, secondo alcuni studi, sembra che un modello in particolare di queste macchine da cucire antiche (utilizzate specialmente negli anni Cinquanta e Sessanta del secolo scorso) abbia – ad oggi – anche un valore economico che per alcuni non sarebbe da sottovalutare.
Antica macchina da cucire, le mamme l’avevano in casa: ora vale una fortuna
Che la si cerchi per scoprirne il suo valore e trarne un vantaggio meramente economico oppure che si desideri ritrovarla per spolverare il vissuto di un’altra epoca: alcune informazioni aggiornate sul loro conto potrebbero esservi utili.
Tra le macchine da cucito considerate come le più “preziose”, seppure da un punto di vista prettamente economico, vi sono – al di là del modello invece più conosciuto (la Singer 401) – la Singer 301, classe 127 oppure la Singer 66.
Un altro modello estremamente ricercato è la Faetherweight 222K. Cimentandosi in una veloce ricerca sul web si può scoprire facilmente come alcuni di questi modelli possono essere valutati da una base orientativa di 1500 euro fino a un massimo, sempre indicativo, di 1700 euro.
Se avete invece appena trovato quest’antica macchina da cucire ma avete la necessità di darla via, ricordate che è quest’oggetto è inserito nella lista dei regali che portano sfortuna. Perciò, in tal caso, fareste meglio a valutare le seguenti possibilità.
Nulla esclude però che per scegliere se sia giusto vendere o no quest’antico oggetto si possa prendere come esempio il comportamento di Hirayama. Hirayama è il protagonista del nuovo film di Wim Wenders, ora Candidato agli Oscar 2024 (“Perfect Days”). L’uomo, a metà del film, decidere di non vendere le sue musicassette vintage privilegiando il valore sentimentale di questi oggetti.
Oppure potreste infine rispecchiarvi nel collega di lavoro di Hirayama, che preferisce invece trarre un vantaggio economico da una simile scoperta desiderando quindi vendere – come si fa con le vecchie monete di valore – l’oggetto in questione. Siete riusciti a trovarla? Bene. Ora tocca a voi scegliere quale sia la strada più giusta da prendere.