“Uccide più del Covid”: Malattia X, l’allarme dell’OMS e i possibili rischi

Si chiama Malattia X e preoccupa gli esperti dell’OMS più della Covid-19, tanto che in questi giorni se ne sta discutendo anche al Forum di Davos.

Se ne sta parlando particolarmente in questi giorni, ma la cosiddetta Malattia X non è un virus nuovo. La sua esistenza è accertata da tempo e nel 2018 l’Organizzazione Mondiale della Sanità la inserisce nella lista delle malattie che destano particolare preoccupazione.

Certo si tratta della vita di prima, quella che precede la Covid-19 e la pandemia con tutto quello che ne è conseguito, eppure oggi questa malattia è tornata al centro dell’attenzione perché preoccupa gli esperti più della Covid stessa in quanto potrebbe essere letale 20 volte più del virus che ormai conosciamo benissimo.

Cos’è la Malattia X e perché è al centro del World Economic Forum di Davos

agenti patogeni
La discussione a Davos sulla Malattia X (SprayNews.it)

Ma cos’è la Malattia X? Con questo termine ci si riferisce ad una condizione di malessere scatenata da un’agente patogeno che è fondamentalmente sconosciuto, ma comunque inserito nella lista delle malattie prioritarie perché ritenuto uno di quelli che potrebbe far scoppiare una epidemia o pandemia a livello globale.

Una pericolosità che è data dalla possibilità di provocare molti più morti di quanti non ne abbia provocati già la Covid-19. Attenzione però perché il temine non è utilizzato a caso: non ci si riferisce ad una malattia o virus già esistente, ma ad un potenziale tale per cui l’inserimento nella lista delle malattie prioritarie avrebbe spinto la comunità internazionale a incanalare i proprio scopi verso la scoperta e la mappatura su più classi di virus e non sui singoli ceppi. In altre parole, una Covid-19 2.0 ma peggiore.

Non c’è, quindi, una nuova malattia contagiosa che circola, si tratta piuttosto di una “Consapevolezza -spiegano dall’OMS- che una grave epidemia possa essere provocata da un agente patogeno sconosciuto in grado di provocare malattie umane” e che quindi bisogna lavorare in maniera preventiva per evitare una nuova ondata pandemica anche peggiore di quella a cui abbiamo assistito tra il 2019 e il 2021, considerando anche la più alta resistenza ai farmaci che i virus stanno sviluppando.

Il dibattito a Davos

Gli esperti ipotizzano che una futura Malattia X possa essere causata da agenti in grado di compiere il salto di specie cioè da animale a uomo o da batteri resistenti agli antibiotici, chi ha giocato o 11visto la serie The Last Of Us può farsi un’idea. A tutto questo si aggiungono anche i cambiamenti climatici che con lo scioglimento dei ghiacciai stanno riportando alla luce specie microbiche fino ad ora congelate.

Il dibattito di questi giorni al World Economic Forum di Davos si deve legge alla luce proprio di quanto abbiamo vissuto in questi ultimi anni e a quanto dobbiamo evitare. Uno sforzo comune necessario per preparare i sistemi sanitari mondiali alle sfide future.

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