Agosto sta ormai per finire ed in molti si recano in spiaggia per trascorrere gli ultimi giorni al mare, ma quali posti sarebbe meglio evitare? Tutto ciò che devi sapere
Come in tantissimi sicuramente già sapranno, per molte persone le vacanze stanno ormai per terminare e in tanti si recano in spiaggia per godere degli ultimi giorni di mare, ma ci sono le località che andrebbero evitate a causa dell’inquinamento. In Italia ogni anno vi è un resoconto delle acque inquinate ed il 2023 ha messo in luce uno scenario non certo positivo. A causa della cattiva depurazione delle acque, degli scarichi abusivi e di altri fattori, i mari ed i laghi italiani non hanno tregua.
Legambiente, associazione ambientalista, per portare avanti le campagne Goletta Verde e Goletta dei Laghi, si è avvalsa di ben duecento volontari che hanno fatto prelievi nel mare di diciotto regioni e ben quaranta laghi. I campioni sono stati poi analizzati ed è stata posta molta attenzione per quanto concerne i batteri pericolosi.
Quanto sono inquinati i mari italiani? I risultati non positivi di Legambiente
I risultati ottenuti dall’associazione rivelano che il 32% dei campioni che sono stati sottoposti ad analisi risultano contaminati oltre i limiti consentiti dalla legge. Le aree con maggiore criticità sono quelli relativi alle foci, canali che arrivano direttamente nei mari oppure nei laghi.
In particolare, i patogeni presi in considerazione sono stati Enterococchi intestinali ed Escherichia coli. Mediante la campagna Goletta verde l’associazione ha preso in esame 262 siti e dalle analisi è venuto fuori che il 30% delle aree, secondo i parametri, risulta essere fortemente inquinato. Il 6% di questi, invece, risulta essere inquinato. Per quanto concerne, invece, la campagna Goletta dei Laghi, i siti analizzati sono stati 195 e il 23% di questi ha avuto un esito ascrivibile al parametro inquinato oppure molto inquinato secondo Legambiente.
Per migliorare lo stato delle acque italiane, andrebbero avviati processi di depurazione o addirittura di riqualifica, oltre all’istituzione di norme contro gli sversamenti. I cittadini, nel loro piccolo, devono invece attenersi a quelle che sono le buone norme come la riduzione dell’utilizzo di plastica, fare una corretta raccolta differenziata, non gettare rifiuti di alcun tipo sulle spiagge o addirittura nelle acque stesse. Sarebbe ottimo anche avviare opere di sensibilizzazione sul tema della lotta al danneggiamento ambientale.