Se c’è un animale marino che fa paura a tutti e che chiunque assimila ad un mostro, questo è la medusa. Con una specie in particolare che popola i nostri mari.
Potrebbe capitare di fare degli incontri ravvicinati decisamente poco piacevoli, mentre siamo felicemente intenti a fare un bel bagno corroborante e rilassante al mare. C’è chi non sopporta mettere i piedi sulle alghe che spuntano dal fondale e chi se ne sta bene alla larga dagli scogli.
E poi c’è il timore, unanimemente diffuso, di imbattersi in qualche specie marina pericolosa. In questo senso il primo posto nella classifica dei mostri marini che mai e poi mai nessuno di noi vorrebbe incontrare appartiene alle meduse. Questi esseri sono trasportati dalle correnti, non essendo in grado di muoversi in maniera autonoma.
Sono tante le specie di meduse che popolano i mari di tutto il mondo. La loro presenza tende ad incrementare in prossimità di temperature dell’acqua più elevate. Per questo motivo sta avvenendo anche una migrazione nel bacino del Mar Mediterraneo di altre specie provenienti da aree marine diverse.
Le temperature sono in aumento ovunque, e per quanto riguarda la zona specifica in cui viviamo noi, l’incremento di presenza di diverse varietà di meduse rappresenta una delle spiacevoli conseguenze. Adesso ce n’è una in particolare che fa paura per le sue dimensioni, oltre che per gli effetti nefasti che potrebbe comportare l’entrare in contatto con essa.
Medusa polmone di mare, la regina dei mostri marini
La medusa polmone di mare, il cui nome scientifico è Rhizostoma pulmo, si trova in prevalenza nella parte settentrionale del Mare Adriatico. In particolare all’altezza della provincia di Venezia. A Jesolo, località di mare inglobata proprio nella provincia della Laguna, ci sono stati già alcuni avvistamenti.
La Rhizostoma pulmo è a dir poco gigantesca, con un diametro che può raggiungere i 60 centimetri ed un peso che può arrivare fino a dieci chili. Tutto ciò fa della medusa polmone di mare la più grande che ci sia nell’intero bacino del Mar Mediterraneo. Oltre alle dimensioni, questo essere marino può risultare riconoscibile anche per via dei suoi particolari colori.
Essa è dotata di otto tentacoli che possono raggiungere una lunghezza anche di diversi metri, e di sfumature comprese tra il viola ed il blu. Per fortuna però c’è da dire che il tocco della medusa polmone di mare non è il più pericoloso che ci sia. È si urticante, ma non potenzialmente letale come nel caso di altre specie di mostri marini.
Se questa medusa dovesse toccarci, sentiremmo irritazione, bruciore e prurito. La raccomandazione, in caso di avvistamento di un qualsiasi tipo di medusa, è di non avvicinarsi ad essa per non correre alcun tipo di pericolo. Se invece il contatto dovesse avvenire casualmente e senza preavviso, si deve uscire dall’acqua e sciacquare la parte colpita con dell’acqua di mare.
Uscire è consigliato per non entrare in contatto con eventuali tossine rilasciate dalla medusa. Bisogna assolutamente evitare l’acqua dolce perché la stessa invece potrebbe addirittura favorire il diffondersi del veleno. Ed ovviamente, nonostante il forte impulso di volersi grattare, è importantissimo non farlo. Ci sono altri consigli importanti poi sul cosa fare e cosa non fare se una medusa ci dovesse toccare.
Si dice che fare la pipì sulla parte colpita sia di aiuto, è vero oppure no?C’è la risposta ufficiale. Va detto che le meduse esistono da ere ed ere geologiche, con un ritrovamento recente di un fossile che risale addirittura a mezzo miliardo di anni fa.