Per le vacanze degli amanti del trekking è impossibile non prendere in considerazione Prato, la quale presenta percorsi incredibili tra luoghi Patrimonio dell’Umanità Unesco e non solo. Vediamoli nel dettaglio
Prato, soprattutto negli ultimi anni, è diventata un simbolo delle bellezze della Toscana, in special modo per gli amanti del trekking. Soprattutto durante le stagioni caratterizzate dal bel tempo, sono aumentate le persone che hanno deciso, e decidono tuttora, di recarsi qui per percorrere vie uniche e spettacolari a piedi o in bicicletta, attraversando, per 300 km circa, sentieri costeggiati da ville Patrimonio dell’Unesco, boschi, centri cittadini e riserve naturali protette. Vediamo nel dettaglio tutte le possibilità che queste vie regalano.
Trekking culturali e tutte le vie storiche vicino Prato
Gli itinerari a piedi sono alla portata di tutti. Percorrendo la Via della Lana e della Seta, lunga 130 km, con 6 tappe di diversa durata e dislivelli, si può arrivare fino a Bologna, seguendo il tracciato ferroviario che attraversa l’Appennino Tosco-Emiliano.
Sulla Via Medicea (78 km, di media difficoltà e percorribile in 4 o più giorni), in un viaggio tra storia e leggenda, si incontrano ben quattro ville riconosciute Patrimonio dell’Umanità e i territori dove i Medici vissero, cacciarono e si dilettarono plasmando meravigliosi paesaggi rappresentati anche da Leonardo da Vinci nei suoi dipinti. Da non perdere il Cammino di Malaparte, un trekking da “Maledetti Toscani” che conduce al mausoleo dedicato al celebre scrittore, giornalista e cineasta pratese Curzio Malaparte.
La Via della Lana e della Seta, la Via Medicea o il Cammino di San Jacopo in Toscana possono essere percorsi anche in bici, su sentieri di varia difficoltà, raggiungendo i luoghi più belli tra strade meno battute e punti panoramici unici.
Per gli amanti della bicicletta esistono anche itinerari cicloturistici occasionali e ad anello nelle principali riserve naturali o aree protette, e quelli di lunga percorrenza, come, ad esempio, la Ciclovia del Sole o la Via Romea Germanica Imperiale.
Un’alternativa è il giro in bici di Prato all’interno della cinta muraria, che attraversa la città incontrando i piccoli centri e le campagne, oppure un tour nel parco fluviale, per ammirare da vicino e dall’alto le principali attrattive di Prato e i tratti caratteristici delle sue colline e dei suoi borghi ancora pulsanti di vita rurale. Sempre in bicicletta si può raggiungere anche la Val Bisenzio, meta ambita dagli escursionisti. Il Montalbano, inoltre, offre un grande numero di itinerari per gli appassionati di mountain bike, bici da corsa, gravel o downhill.
Lasciando la città in direzione sud, si raggiunge il primo dei comuni medicei, Poggio a Caiano, il cui territorio, insieme a quello attualmente compreso nel Comune di Carmignano, fu tra i possedimenti preferiti da Lorenzo il Magnifico, da Francesco I e dal granduca Ferdinando.
Poi si passa a Cascine di Tavola, dove Lorenzo il Magnifico comprò una “casa da signore”, che ancora oggi si può visitare.
La terza e la quarta tappa dell’itinerario mediceo corrispondono, infine, alle due ville medicee comprese nel territorio pratese, entrambe Patrimonio Mondiale dell’Umanità dal 2014.