Trionfa a Venezia il film del regista Yorgos Lanthimos. Leone d’argento per la miglior Giuria a Matteo Garrone, “Io Capitano”
Poor Things, film del regista greco Yorgos Lanthimos, vince il Leone d’Oro dell’80esima Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, rispettando così il pronostico che vedeva la pellicola strafavorita.
Il film che ha come protagonista l’eccezionale – già in odore di Oscar – Emma Stone, vede nel cast anche Mark Ruffalo e Willem Dafoe: la pellicola uscirà in sala con Disney e alla Mostra del Cinema di Venezia è stato presentato dal solo regista Lanthimos a causa dello sciopero degli attori.
Evil does not exist, del regista giapponese Ryusuke Hamaguchi vince il Leone d’Argento – Gran Premio della giuria alla Mostra del Cinema di Venezia: il film racconta la storia di Takumi e sua figlia Hana che vivono nel villaggio vicino a Tokyo dove un gruppo di investitori vorrebbe costruire un glamping di lusso, mette al centro la necessità di rispettare la Natura. Il film del regista, vincitore del premio Oscar per Drive my car, uscirà in sala in Italia con Tucker e Teodora Film.
Matteo Garrone invece vince il Leone d’Argento per la miglior regia della Mostra del cinema di Venezia per Io Capitano: “Questo premio aiuterà il film, che per farlo insieme a persone africane ho cercato di dare voce a chi di solito non ce l’ha. Ringrazio i miei attori per la loro straordinaria interpretazione: sono riusciti a dare tridimensionalità a quello che avevamo scritto, una grande umanità e una spiritualità”, ha detto il regista.
“Noi abbiamo girato Io Capitano in Senegal, ma anche in Marocco, perciò il nostro pensiero va alla tragedia che ha colpito quella nazione” ha aggiunto Garrone.
“Per sbloccare il traffico di migranti basterebbe dare i passaporti anche a chi vive in Africa. Servirebbe un canale d’ingresso regolare in Italia come ha detto il Presidente Mattarella”. Lo ha detto Mamadou Kouassi, collaboratore alla sceneggiatura di Matteo Garrone, intervenendo su richiesta del regista durante la consegna del Leone d’argento; Kouassi, che vive in Italia, a Caserta, ha ispirato con la sua storia vera il film del regista romano.
Per quanto riguarda la Coppa Volpi per la miglior attrice è stata vinta da Cailee Spaeny, protagonista di Priscilla di Sofia Coppola: “Sono stata dalla responsabilità di rappresentare un periodo particolare della vita di Priscilla (Presley) a cui dedico il premio”, ha detto l’attrice.
Mentre la Coppa Volpi per il miglior attore è andata a Peter Sarsgaard, protagonista del film Memory del messicano Michel Franco. Nel discorso di ringraziamento per il premio ha parlato dello sciopero degli attori contro l’Intelligenza artificiale che mette a repentaglio il loro lavoro: “Se perdiamo questa battaglia, questa disconnessione preparerà semplicemente la strada dell’atrocità – ha detto – quindi davvero faccio appello all’umanità per creare un futuro ai nostri stessi bambini”.
Se attori e sceneggiatori in sciopero a Hollywood perdono la battaglia per regolamentare l’intelligenza artificiale, il cinema “sarà solo il primo di molti settori a cadere” afferma l’attore americano.
Visibilmente emozionato, sul palco della premiazione, Sarsgaard -che nel film del regista messicano Michel Francoi interpreta un uomo afflitto da demenza- ha ricordato che “tutte le questioni relative all’equa remunerazione sono importanti”, ma osservato che l’uso dell’intelligenza artificiale è una prospettiva terrificante”.
“Se nel cinema si perde la battaglia, l’intelligenza artificiale verrà utilizzata in altri campi come la medicina o la guerra, il che “schiuderà la strada alle atrocità”. E questo è spaventoso perché questo lavoro riguarda la connessione. Sembra fantascienza, ma siamo tutti d’accordo sul fatto che un attore è una persona e uno scrittore è una persona. Il rischio è che questa sacra esperienza dell’essere umano sia consegnata alle macchine e agli otto miliardari che le possiedono” ha concluso.
Guillermo Calderon e Pablo Larrain vincono il Premio per la miglior sceneggiatura per il film El Conde. La pellicola è un originale ritratto del dittatore Pinochet come un vampiro, in un film in bianco e nero, che mescola horror e commedia ed è una allegoria sui mali del generale, la sua ansia di potere e di arricchimento.
Mentre Seydou Sarr, protagonista del film di Matteo Garrone Io Capitano vince il Premio Marcello Mastroianni come giovane attore rivelazione della Mostra del cinema di Venezia 2023. L’attore senegalese ha ringraziato molto emozionato e quasi commosso.
Enrico Maria Artale vince il Premio Orizzonti per la migliore sceneggiatura del film El Paraiso di cui è anche regista alla Mostra del cinema di Venezia 2023.
La storia di un intenso rapporto madre e figlio, prodotta da Ascent Film, Young Film e Rai cinema uscirà in sala con I Wonder. Protagonisti Edoardo Pesce e la colombiana Margherita Rosa De Francisco, che vince nella stessa categoria il premio come migliore attrice.
Il film Magyarazat Mindenre (Explanation for everything) del regista ungherese Gabor Reisz premiato come miglior film nel concorso di Orizzonti alla Mostra del cinema di Venezia 2023.
Il 33enne regista e attore taiwanese Lee Hong-Chi vince il Leone del futuro – Opera Prima (Luigi De Laurentiis) assegnato alla Mostra del cinema di Venezia dalla giuria presieduta da Alice Diop col film Love is a gun (Ai Shi Yi ba qiang), una coproduzione Hong Kong – Cina, Taipei Cinese, presentato alla Settimana della critica.
Infine Felicità di Micaela Ramazzotti ha vinto il Premio degli spettatori alla Mostra del Cinema di Venezia: il film con Max Tortora, Sergio Rubini, Anna Galiena, Matteo Olivetti e la stessa Micaela Ramazzotti è stato presentato nella sezione Orizzonti Extra.
“Ci ho messo l’anima per fare questo film. Lo dedico a chi sta vivendo nell’infelicità della propria vita. L’infelicità può durare a lungo ma bisogna lottare tanto, lottare sempre per la felicità”, ha detto la regista.
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