La vespa velutina è ormai un pericolo costante per gli italiani. E’ già scattata l’allerta nidi in alcune regioni italiane: ecco dove.
La vespa velutina, comunemente nota come calabrone asiatico, rappresenta un pericolo costante in diverse regioni d’Italia. Questo insetto è stato introdotto accidentalmente in Europa nel 2005, probabilmente tramite un carico di bonsai proveniente dalla Cina.
Da allora, la vespa velutina ha continuato a espandersi in tutto il continente, causando preoccupazione sia per la salute pubblica sia per l’ecosistema.
Il calabrone asiatico è noto per la sua aggressività, specialmente quando si tratta di proteggere i suoi nidi. Le sue punture possono essere dolorose e, in casi estremi, pericolose per chi è allergico al veleno. Inoltre, rappresenta una grave minaccia per le api domestiche, di cui si nutre predandole attivamente. Questo comporta un impatto negativo sull’apicoltura e sull’impollinazione delle colture agricole.
Invasione della vespa velutina in Italia: come contrastarne la diffusione
Negli ultimi anni, in Italia, si è assistito a un aumento significativo delle segnalazioni di nidi di vespa velutina. Le autorità e gli esperti di entomologia sono in allerta e stanno lavorando per monitorare e controllare la diffusione di questa specie invasiva. Nel 2024, diverse regioni italiane sono state identificate come particolarmente a rischio.
Per contrastare questa minaccia, sono state sviluppate diverse strategie di controllo. Tra queste, l’uso di trappole specifiche per catturare le regine fondatrici durante la primavera, impedendo così la formazione di nuove colonie. Inoltre, si stanno studiando metodi biologici per limitare la popolazione di vespa velutina senza danneggiare l’ecosistema.
Vespa velutina, le regioni italiane con habitat favorevole per la specie
Gli esperti sottolineano l’importanza di segnalare immediatamente la presenza di nidi di vespa velutina alle autorità locali o ai servizi di disinfestazione.
Le regioni maggiormente colpite ad oggi includono la Toscana, l’Emilia-Romagna, il Veneto, il Piemonte e la Liguria. In queste aree, la vespa velutina ha trovato un habitat favorevole e si sta moltiplicando rapidamente. I nidi di questa specie sono spesso costruiti su alberi alti, edifici e altre strutture, rendendo la loro individuazione e rimozione un compito complesso e pericoloso.
L’allerta non si limita alle regioni già menzionate. Si teme che la vespa velutina possa presto diffondersi ulteriormente, raggiungendo altre parti della costa adriatica e, eventualmente, arrivando fino in Campania. Le condizioni climatiche e ambientali di queste aree potrebbero favorire l’insediamento e la proliferazione del calabrone asiatico.
La situazione della vespa velutina in Italia richiede una vigilanza costante e un’azione coordinata. Le regioni maggiormente colpite dovranno essere particolarmente attente, ma l’allarme è estesa a tutto il paese per prevenire una diffusione ancora più ampia di questo pericoloso insetto.