Vodafone, allarme truffe! Cosa fare per non cadere in trappola

Le truffe telefoniche sono tra le più comuni al Mondo e nel 2023 colpiscono ancora moltissime persone che non sanno esattamente cosa fare per evitarle. Vodafone ha creato una lista di consigli per i propri clienti. Vediamo quali sono

 

Compagnia tra le più note in Italia e nel Mondo, Vodafone ha creato un documento contenente informazioni e consigli utili per evitare di finire vittima di qualche truffa telefonica.

Sempre più spesso falsi operatori contattano gli utenti per imbrogliarli o inviano sms falsi, con il solo scopo di sottrarre denaro.

Per questo, Vodafone ha deciso di mettere in guardia i propri clienti, indicando cosa fare nel caso in cui si teme di essere truffati.

Una serie di regole base che, in maniera analoga, può tornare utile anche a chi è legato ad altre compagnie telefoniche.

Come difendersi dalle truffe: i consigli di Vodafone

Per prima cosa, Vodafone ha tenuto a precisare come siano tutti tentativi di truffa quelli che vedono falsi operatori telefonare ai clienti per comunicare un imminente aumento in bolletta, richiedendo l’invio di documenti personali d’identità tramite app come WhatsApp o facendo proposte di migrazione della linea a causa di futuri lavori sulla rete.

Negozio Vodafone, compagnia che ha creato un documento contenente consigli utili per non cadere vittime delle truffe telefoniche
Immagine | ANSA EPA @TolgaAkmen – Spraynews.it

Nello specifico, Vodafone ha riportato come una delle truffe più comuni sia proprio quella degli “aumenti in bolletta”.

In questo caso, un finto operatore contatta i clienti Vodafone spiegando come il periodo promozionale sottoscritto stia per terminare e la bolletta stia per aumentare di un costo solitamente compreso tra gli 8 e i 12 euro.

Successivamente il falso operatore fa parlare il titolare della linea telefonica con un finto servizio di tutela del consumatore e propone poi una modifica del contratto e il passaggio a un altro operatore telefonico, promettendo tariffe più vantaggiose.

Viene quindi richiesto al cliente di inviare subito il codice di migrazione e un documento d’identità, spingendo la vittima della truffa a effettuare un cambio indesiderato e facendogli sostenere dei costi di migrazione ed eventuali penali previste nel contratto originale.

Come difendersi allora? Semplicemente prestando attenzione.

Vodafone certifica, infatti, che nessuna variazione di contratto viene mai comunicata dalla compagnia attraverso una telefonata. Ogni cambiamento che riguarda la linea fissa viene comunicato in anticipo sulla bolletta, mentre le comunicazioni riguardanti la telefonia mobile vengono inviate al cliente tramite SMS dai numeri Vodafone. Il cliente deve poi sempre essere informato su tempi e modalità di recesso di ogni rimodulazione dei piani tariffari.

Se contattati dai finti operatori, è doveroso riattaccare il telefono e, se si ha la possibilità, comunicare il numero da cui si è stati chiamati alla Polizia Postale o inviando delle segnalazioni direttamente a Vodafone.

Altra truffa è quella che riguarda la “richiesta di documenti via WhatsApp”.

Si verifica quando falsi operatori richiedono ai clienti di Vodafone l’invio di documenti d’identità personali tramite app come WhatsApp, giustificando la richiesta con la presenza di malfunzionamenti sulla linea fissa. Viene spesso anche indicata la possibilità di far intervenire un tecnico.

In questi casi non bisogna mai inviare una foto dei propri documenti, i quali potrebbero poi essere usati per attivare contratti o servizi non richiesti.

Vodafone spiega come l’invio dei documenti debba sempre avvenire soltanto attraverso i canali ufficiali messi a disposizione dalla compagnia. WhatsApp non è uno di questi.

Terza truffa tra le più diffuse è quella dei “numeri specifici”.

Vodafone racconta come diversi clienti abbiano segnalato di essere stati contattati tramite un SMS in cui li si invitava a chiamare un numero a tariffazione speciale per ascoltare un messaggio. Numeri le cui cifre iniziali solitamente sono 899 oppure 893.

Chiamare tali numeri comporta una spesa cospicua di denaro, il quale viene scalato direttamente dal credito residuo. Tutto a causa di una truffa. Vodafone, infatti, non effettua chiamate né invia SMS da tali numeri.

Altra truffa è la cosiddetta “wangiri”, la quale si verifica quando un cliente riceve uno squillo da una numerazione internazionale (solitamente) e che, se richiamata, comporta degli addebiti elevati.

Vodafone, in questi casi, consiglia sempre di non richiamare i numeri internazionali (può anche essere posto un blocco in merito, tramite l’app Fai da te e il servizio clienti 190).

In definitiva, per evitare di cadere vittime delle truffe più comuni Vodafone consiglia tre semplici mosse:

  • Analizzare sempre i numeri da cui si ricevono SMS o chiamate, tenendo presente che i numeri Vodafone da utilizzare per ascoltare i messaggi in segreteria sono il 41010 per la linea fissa e il 42020 per quella mobile. Non vanno invece mai richiamati numeri che iniziano per 899.
  • Bloccare sul proprio numero telefonico tutti i numeri a tariffazione speciale collegandosi sul sito Vodafone.it e attivando gratuitamente il servizio “esclusione chiamate” (il servizio può poi essere riattivato in caso di necessità, allo stesso modo).
  • Monitorare tramite app, sito e servizio clienti la lista degli addebiti sul credito residuo o sulla linea telefonica in abbonamento. Qui sarà possibile verificare se sono stati addebitati costi per l’invio di SMS a numeri sconosciuti e non legati a nessuna attività che riguarda il cliente. Questo potrebbe essere sintomo della presenza di una truffa.
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