Se avete intenzione di chiedere un mutuo in banca per l’acquisto di una casa è bene sapere come muoversi prima di inoltrare la richiesta.
Gli istituti di credito non concederanno facilmente un mutuo. I richiedenti dovranno convincere la banca circa la loro affidabilità.
Ottenere un mutuo sta diventando quasi impossibile a causa dell’aumento dei tassi di interesse deciso dalla Banca Centrale Europea. L’incremento si è reso necessario a causa dell’inflazione ma ora la situazione è degenerata e i tassi continuano ad essere alzati inspiegabilmente dato che l’inflazione non è più in salita. A trarne beneficio sono solo gli istituti di credito.
I cittadini che vorrebbero comprare una casa per mettere su famiglia, invece, si ritrovano a dover rinunciare al sogno a causa delle rate mensili troppo elevate. Servono almeno due buoni stipendi nel nucleo per supportare un’uscita di 700 euro minimo al mese considerando la retribuzione media in Italia (tra i 1.250 e i 1.700 euro). La banca, infatti, non erogherà mai un mutuo se la rata mensile supera un terzo del reddito mensile del richiedente. Un terzo di 1.300, ad esempio, è 433 euro circa. Un importo che ad oggi è un’utopia per un mutuo a 25 anni.
Cosa sapere prima di richiedere un mutuo alla banca
Il quadro generale descritto è piuttosto scoraggiante. Una coppia che vuole acquistare casa per quanto l’immobile scelto sia piccolo e in una posizione non centrale dovrà accettare una spesa superiore alle 600/700 euro per 25 anni (durata media scelta dagli italiani).
Il primo passo prima di richiedere un mutuo è proprio quello di valutare la propria affidabilità creditizia tenendo conto di quanto detto finora. Il reddito è sufficiente a coprire una rata del mutuo alta? Qual è il massimo importo richiedibile che sarà concesso dall’istituto di credito? Sono domande a cui rispondere prima di individuare l’immobile da acquistare ricordando, poi, che la banca concede al massimo l’80% del valore dell’abitazione.
La banca, dunque, controllerà la capacità del richiedente di rimborso del credito ma anche l’eventuale iscrizione alla Centrale Rischi. Se il cittadino dovesse risultare cattivo pagatore difficilmente l’istituto concederà il finanziamento.
Avendo le carte in regola andrebbe posta un’attenzione particolare anche alla durata del mutuo. Più lungo sarà il piano di ammortamento più bassa sarà la rata anche se si pagheranno più interessi. Solitamente le banche non concedono più di 25 anni. Altra questione riguarda il tasso fisso o variabile. Al momento il secondo è sconsigliabile proprio a causa degli alti tassi. Meglio una rata costante di cui si conosce l’esatto importo. Ci sarà sempre tempo per chiedere una negoziazione o una surroga quando i tassi si abbasseranno.